Dalla serie fotografica "Elettra" di Susan Philipsz
Nell'ambito di Art City Bologna 2025, in programma dal 6 al 16 febbraio in occasione di Arte Fiera, l’Università di Bologna offre al pubblico le opere di Susan Philipsz: Porta San Donato sarà teatro dell’installazione sonora “Deep Water Pulse”, mentre la serie fotografica “Elettra” sarà esposta presso la Collezione di Mineralogia “Museo Luigi Bombicci" del Sistema Museale di Ateneo (Piazza di Porta San Donato, 1).
Lo Special Program di questa tredicesima edizione di Art City, intitolato “Le Porte della città”, si focalizza sugli accessi - non solo fisici ma anche simbolici - al capoluogo felsineo, sviluppandosi con un circuito di opere e installazioni in relazione con le dieci Porte ancora presenti e il loro anello di otto chilometri intorno al centro. A ciascuna Porta è dedicato un progetto artistico, invitando così i presenti a scoprire, tappa dopo tappa, i linguaggi dell’arte contemporanea insieme alle storie della città.
In “Deep Water Pulse” l’artista registra il suono di un emettitore subacqueo, strumento impiegato in navi o aerei in caso di incidenti. L’emettitore, una volta immerso nell'acqua, inizia a riprodurre un impulso per segnalare la sua esatta posizione, permettendo ai soccorsi di individuare la sua collocazione.
L'installazione sonora di Philipsz evoca, quindi, il mondo sommerso e l’abisso marino. Allo stesso tempo, la cadenza ritmata di questo suono metallico ricorda, in modo metaforico, il suono più profondo e incessante del corpo umano: il battito cardiaco.
La persistenza di un suono nel tempo e nello spazio è uno dei temi cari a Susan Philipsz. L’artista, infatti, è interessata alla suggestione di Guglielmo Marconi secondo cui le onde sonore, una volta generate, non muoiono mai; si affievoliscono ma continuano a riverberare nell’universo. I suoni risultano dunque capaci di superare frontiere fisiche e spaziali, divenendo agenti invisibili destinati a risuonare nell’etere cosmico del tempo.
Il riferimento a Guglielmo Marconi nell’opera di Philipsz continua con la serie fotografica “Elettra”: a essere immortalate sono le varie parti del relitto Elettra, imbarcazione utilizzata da Marconi tra il 1921 e il 1937 come un vero e proprio laboratorio in mare aperto.
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