I linguaggi del fumetto, tra immagine, testo e narrazione. Dal 19 al 22 novembre torna BilBOlbul, il festival internazionale del fumetto che porta a Bologna le opere dei più interessanti autori italiani e internazionali, riempendo la città di mostre e incontri.
E come ormai tradizione, anche l'Alma Mater trova spazio nel ricco programma del festival, quest'anno con "Grammatiche": cinque appuntamenti tra la Scuola di Lettere e Beni culturali di via Zamboni e la Biblioteca Salaborsa, per dialogare con fumettisti e autori sullo stato dell'arte delle storie disegnate. Giacomo Nanni, Lilli Carré, Richard McGuire, Benoît Preteseille, David B. e José Parrondo sono gli ospiti attesi: autori che in un modo o nell’altro hanno tutti sperimentato con il fumetto, ibridandolo anche con altri linguaggi, primo fra tutti quello dell’animazione, ma anche giocando con le gif e forzando i limiti dell’ebook.
Al centro di questa edizione 2015 del festival c'è infatti il tema del linguaggio del fumetto e di come questo stia evolvendo in accordo con lo sviluppo di nuovi supporti tecnologici e di nuove forme di fruizione e consumo di “oggetti culturali”. Se Scott McCloud già quindici anni fa aveva previsto la “tela infinita”, e lo sviluppo dei fumetti sul web, ancora oggi c’è tanto da esplorare per un linguaggio che nasce già ibrido e aperto alla contaminazione e che potrebbe presentarsi in forme sempre nuove e diverse, sia su supporto digitale che sul tradizionale supporto cartaceo.
Inoltre, confermando la sua vocazione internazionale e l’attenzione alle nuove generazioni di artisti, BilBOlbul quest’anno amplia la sua proposta per il BBBLab con tavole rotonde, workshop e portfolio review, e lancia la novità del BBBZines: due giorni di mercato con le autoproduzioni straniere invitate al festival.