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Quegli ingegneri con la passione per il volo

La seconda Facoltà di Ingegneria dell'Alma Mater con sede a Forlì sta lavorando ad un importante progetto sull'impatto delle turbolenze atmosferiche sulle alte velocità. Sarà promotrice a Predappio di un laboratorio di ricerca internazionale.
KRS2 Forse non sono tante le università, quanto meno quelle italiane, che posseggono un aeroplano. Succede a Bologna, anzi presso la seconda Facoltà di Ingegneria dell'Alma Mater con sede a Forlì dove due bimotori vengono utilizzati per attività di ricerca nel campo della navigazione aerea, della propulsione aeronautica e del rilevamento. Qui stanno persino costruendo un aereo biposto, si chiama KRS2, mentre un altro velivolo, questa volta senza pilota, è oggetto di ricerche per le possibilità che esso comporta in missioni come la sorveglianza delle autostrade, quella ambientale, la ricerca di focolai di incendi, applicazioni di aerofotogrammetria e sulla composizione dell'atmosfera, monitoraggio degli inquinamenti dell'aria e molto altro ancora.
Gli studi e le ricerche sull'affascinante tema del volo sono talmente avanzati a Forlì da avere portato la facoltà romagnola presieduta dal prof. Franco Persiani a collaborare con il Politecnico di Stoccolma ed altri ricercatori dell'Illinois in uno studio sull'impatto delle turbolenze atmosferiche sulle alte velocità. È per questo che con l'aiuto del Comune di Predappio e della Cassa di Risparmio di Forlì la facoltà punta ad acquisire entro breve tempo le gallerie delle ex Officine Caproni di Predappio, due spazi lunghi rispettivamente 120 e 130 metri, già fabbrica di aerei fino agli anni Trenta. È qui che si realizzerà un laboratorio internazionale che coinvolgerà ricercatori di tutto il mondo per lo studio delle turbolenze. "E' un tema molto importante - spiega il Preside Persiani - perché se si riusciranno a capire i meccanismi che esse provocano e a controllare la resistenza dei velivoli si riusciranno ad abbattere, per esempio, i consumi di carburante, una delle necessità più urgenti per l'aviazione civile".
Per simulare le condizioni necessarie a capire come si comporta l'aria quando lambisce una parte solida, oppure che cosa succede all'ala di un velivolo in fase di atterraggio - solo per fare alcuni esempi - è necessario una attrezzatura altamente sofisticata e di grandi dimensione, lunga almeno 100 metri: ecco perché l'ex fabbrica di Predappio sarà il luogo ideale per la realizzazione di questo laboratorio, il cui progetto è già stato presentato durante un workshop a Princeton, negli Usa, riscuotendo gli interessi di molte università prestigiose disposte a formare con Forlì un consorzio internazionale.