Bordeaux, Chianti, Rioja… Denominazioni d'origine: economie regionali e strategie industriali
Si terrà il 20 e 21 giugno il workshop italo – franco – spagnolo sulle denominazioni di origine dei vini, organizzato dalla prof.ssa Silvia Gatti della Facoltà di Scienze Statistiche. I ricercatori metteranno a confronto sia i punti di forza e di debolezza della strategia delle DOC, sia il loro ruolo nello sviluppo economico del territorio
Si terrà il 20 e 21 giugno il workshop italo – franco – spagnolo sulle denominazioni di origine dei vini, organizzato dalla prof.ssa Silvia Gatti della Facoltà di Scienze Statistiche. I ricercatori metteranno a confronto sia i punti di forza e di debolezza della strategia delle DOC, sia il loro ruolo nello sviluppo economico del territorio.
I ricercatori del Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università di Bologna, dell'Institut National de la Recherche Agronomique (INRA) di Parigi Ivry e dell'Instituto de Economia y Geografia del Consejo National de Investigaciones Cientificas (CSIC) di Madrid si ritroveranno
Giovedi 20 e venerdi 21 giugno (dalle ore 9,30)
Facoltà di Scienze Statistiche,Palazzo Bianconcini, via Belle Arti 38, Bologna
Per un workshop, cui parteciparanno anche esperti del settore vitivinicolo del Portogallo e del Sud America, dal titolo "denominazioni d'origine: economie regionali e strategie industriali".
Quali sono i punti di forza e di debolezza delle strategie delle DOC italiane, AOC francesi e DO spagnole, rispetto alla concorrenza internazionale dei vini "di vitigno"? Quale il ruolo delle denominazioni d'origine nello sviluppo delle economie regionali? Rispetto al primo tema, verranno presentae le ricerche dell' équipe francese su alcune delle denominazioni d'origine più importanti della Francia, dallo Champagne al Bordeaux, studiando le dinamiche fra gli attori (agricoltori, cantine e commercianti) e i rapporti con la concorrenza internazionale.
Rispetto al secondo tema, di discuterà del grande successo del turismo del vino in Italia, che potrebbe indicare le denominazioni d'origine come promotrici dello sviluppo territoriale non solo attraverso la commercializzazione di vini di qualità, ma anche attraverso la fruizione del territorio vitivinicolo per il tempo libero.
Alla fine del workshop la tavola rotonda, a cui parteciperanno Gian Alfonso Roda, Presidente dell'Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna di Dozza, Paolo Benvenuti, Direttore dell'Associazione Nazionale Città del Vino e Dario Mozzachiodi, dirigente del CIV & CIV, cercherà di mettere a confronto i punti di vista degli operatori pubblici e delle imprese sulle future strategie da adottare per uno sviluppo organico della vitivinicoltura di qualità.
Giovedì sera L'Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna accoglierà i ricercatori nella Rocca di Dozza imolese per presentare i vini della regione e la propria attività in continua crescita.
Nella giornata di sabato il Comune di Greve in Chianti ha organizzato per i partecipanti al workshop una visita guidata nei territori del Chianti Classico.