Il requisito era laurearsi senza andare "fuori corso", quindi entro i quattro anni canonici delle lauree pre – riforma. In cambio, un bell'assegno di 774,69 euro, pari al milione e mezzo di vecchie lire messo in palio dalla Fondazione Bottrigari, che per missione aiuta gli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia. Ci sono riusciti in 59, a cui vanno aggiunti dieci laureati ammessi al Dottorato di ricerca ma senza assegno. A loro andranno 5164,57 € all'anno per tre anni, sempre utilizzando i fondi della Fondazione Bottrigari. I premi sono stati consegnati ieri nel corso di una cerimonia alla presenza del Rettore Pier Ugo Calzolari.
La sfida della laurea "in corso" era stata lanciata due anni fa dal prof. Walter Tega, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia (che in quanto tale ricopre pure la carica di presidente della Fondazione Bottrigari), per stimolare e aiutare gli studenti.
Nello stesso tempo la Facoltà aveva previsto di compensare i docenti impegnati ad assistere gli studenti del III anno per la preparazione della tesi di laurea per le ore impiegate in questa attività straordinaria, tramite il fondo di incentivazione alla docenza del Ministero dell'Università e Ricerca.
53 docenti della Facoltà (che comprende i corsi di laurea in Lettere, Storia, Filosofia, Dams e Scienze della Comunicazione) si sono messi a disposizione degli studenti del terzo anno, quelli nella fase più difficile del percorso universitario, quando affiora la deomotivazione o l'avvento di nuovi interessi, a scapito dei tempi imposti dalla "marcia" verso la laurea. E, come dimostrano i 59 premi consegnati oggi, il tutorato "ad hoc" ha ben funzionato.