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Medicina senza fumo

Si intitola "Medicina senza fumo" il programma proposto dalla Facoltà di medicina a tutte le matricole per dissuadere i giovani dal ricorso alla sigaretta.
Dissuadere le matricole, per il loro bene, e per diffondere la "buona pratica dell'astinenza", dal fumo, tra i loro futuri pazienti. Il progetto "Medicina senza fumo" lanciato dalla Facoltà prevede un'indagine conoscitiva tra tutte le matricole, per verificare quanti e quanto fumano gli studenti stessi, e un corso di otto ore, che vale un credito, condotto dal prof. Gianfranco Di Nino e dalla Dott.ssa Elena Baldi per la Facoltà di Medicina e dal prof. Alberto Cavalli per l'Azienda S.Orsola – Malpighi, sui temi di "prevenzione": dai meccanismi psicologici che condizionano il fumatore, alle caratteristiche della nicotina fino alla normativa antifumo.
"Poiché gli studenti dell'area sanitaria rappresentano coloro che si occuperanno della salute delle prossime generazioni e possono, quindi, rivestire un ruolo strategico nell' influenzare positivamente le scelte di salute nella comunità aumentando la tendenza a prendere decisioni verso uno stile di vita libero dal fumo, abbiamo varato questo progetto completamente nuovo, ma che si colloca all' interno del progetto antifumo della Regione Emilia Romagna dove vivono circa 900.000 fumatori e il fumo uccide circa 8.000 persone l'anno" , spiega la preside della facoltà di Medicina prof.ssa Maria Paola Landini – I corsi di Laurea spesso privilegiano una impostazione terapeutica, più che preventiva, della Medicina. La Medicina preventiva, in realtà, richiede l'acquisizione di competenze specifiche spesso complesse e per nulla scontate. Non si tratta di un semplice corso, ma di un programma di sensibilizzazione della futura classe medica e sanitaria alle problematiche del tabagismo. Sono previste diverse tappe, dai messaggi del corpo docente e questionari periodici, alle lezioni vere e proprie e alla frequenza nel Centro anti-fumo del S.Orsola. A medio termine, l'obiettivo è di prevenire la dipendenza da nicotina negli studenti e di ridurre il numero dei fumatori fra gli studenti. Per ora iniziamo con gli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Successivamente pensiamo di estendere l'iniziativa agli studenti delle Scuole di Specializzazione in cui questa tematica risulta particolarmente importante, da Ostetricia a Cardiologia a pediatria e psicologia, per fare qualche esempio. Certo potrebbe anche diventare un progetto di Ateneo".