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Per Romano Viviani

Una giornata di studio a Veterinaria, dedicata al promotore della ricerca sull'eutrofizzazione in Adriatico.
La sua più importante "creatura" è stata il Centro di Ricerche Marine di Cesenatico: il professor Romano Viviani, scomparso tre anni fa, è stato il primo in Italia a studiare fenomeni biochimici di forte importanza e rilievo sull'opinione pubblica come l'eutrofizzazione del mare e le biotossine nei prodotti della pesca. I suoi allievi, che oggi continuano a fare ricerca sulle orme del Maestro alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna e al centro Ricerche Marine di Cesenatico, intendono onorarne la memoria e la figura scientifica con una giornata di studio, che sarà aperta dal Rettore Pier Ugo Calzolari e dal preside della Facoltà prof. Stefano Cinotti

Venerdi 14 marzo alle ore 9,30
Aula Messieri, facoltà di Medicina Veterinaria,
 via Tolara di sopra 50, Ozzano Emilia (Bologna)

Nel corso dell'incontro dal titolo "la vita nel mare: adattamenti biochimici" si alterneranno gli interventi di tutti i ricercatori che stanno procedendo nell'indagine dei fenomeni che più hanno interessato il prof. Viviani. Nell'occasione sarà presentato anche un filmato realizzato dal prof. Paolo Cortesi, che ripercorre le tappe della ricerca, a partire dal 1966: le prime spedizioni in notturna sui pescherecci, la realizzazione del Centro Ricerche, i laboratori, il dibattito scientifico sulle ragioni delle invasioni di mucillagini sulla le coste adriatiche, e poi ancora, le prime ricerche, assolutamente innovative per l'Italia, sulle biotossine, ossia sull'accumulo di metalli tossici negli animali marini, (soprattutto in quelli commestibili, con relativo rischio per i consumatori).
L'omaggio al prof. Romano Viviani - che della Facoltà di Medicina Veterinaria fu anche preside - si completerà con una mostra di foto e di articoli scritti in gioventù dal professore su alcuni quotidiani, forniti dalla vedova del docente, la signora Maria Luisa Gualandi.
Oggi a Ozzano e Cesenatico lavorano gli allievi del professor Viviani. Ormai da vent'anni si studiano i fenomeni dell'eutrofizzazione, uno studio che si è arricchito dai contributi internazionali - a Veterinaria si lavora con studiosi olandesi, danesi, austriaci canadesi e francesi - e che per ora ha permesso di rivelare solo una cosa: che gli animali marini hanno una capacità di adattamento biochimico alla carenza di ossigeno (anossia) estremamente variegata e complessa, che supera la capacità degli studiosi di individuarne con precisione i meccanismi. E' questo il tema di cui si occupa il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Paolo Cortesi, mentre quello coordinato dal prof. Emilio Carpenè procede nella ricerca sul metabolismo dei metalli pesanti negli animali marini, quelli che in Giappone hanno causato la morte o la paralisi in diverse persone. A questo proposito vale la pena di segnalare che il Centro Ricerche di Cesenatico ha ricevuto il compito dal Ministero della Sanità di esercitare il controllo sulle biotossine in molluschi pesci e crostacei allevati e commercializzati in Italia. Ancora, a Veterinaria opera il gruppo del prof. Gian Paolo Serrazanetti sugli effetti dell'accumulo di idrocarburi (cosa che si verifica, ad esempio, nei frequenti casi di accidentale riversamento di petrolio in mare) negli animali marini, e il gruppo coordinato dalla prof.ssa Anna Rosa Borgatti che studia le modifiche biochimiche indotte da diversi tipi di alimentazione in pesci, molluschi e crostacei.