Manifattura delle Arti
Inaugurazione domani con il Rettore e il Sindaco.
Sabato 28 giugno alle ore 18 (in via Azzo Gardino 65), avrà luogo l'inaugurazione della Manifattura delle Arti. La cerimonia sarà presieduta dal Sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca e dal Rettore dell'Università Pier Ugo Calzolari.
La Manifattura delle Arti - situata nel cuore di Bologna - si estende su un'area di circa 100mila metri quadrati ed è destinata a diventare uno dei poli culturali più importanti d'Europa, per le sue dimensioni ma anche per il suo carattere multimediale e la qualità delle proposte culturali offerte dai diversi spazi che la compongono.
L'area è stata dal Rinascimento fino all'Ottocento la zona portuale della città e, assieme al suo hinterland protoindustriale (Canale di Reno, Navile, Moline, Aposa), l'epicentro mercantile e manifatturiero dell'economia bolognese almeno fino a tutto il XVII secolo. Dopo gli sventramenti dei piani regolatori del 1889 e del 1937 e a seguito delle demolizioni conseguenti a bombardamenti dell'ultima guerra, era da tempo in una situazione di degrado che richiedeva un intervento urbanistico adeguato.
L'area - ristrutturata con sforzo congiunto del Comune di Bologna e dell'Università, su progetto dell'architetto Aldo Rossi - è così ripartita: nell'ex Manifattura Tabacchi è già collocata da qualche tempo la sede della Cineteca di Bologna (i suoi uffici amministrativi, la direzione, la didattica, l'ufficio stampa e le attività editoriali); il Castellaccio è stato recuperato per fini residenziali e destinato ad edilizia sovvenzionata (circa 100 alloggi), mentre al di là di questo si trova la vecchia cartiera Mulino Tamburi attualmente sede del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'Università. Scendendo verso Porta Lame, su via Azzo Gardino, si colloca l'area dell'ex Macello.
In questo nucleo, risalente alla fine dell'800, si collocano i nuovi spazi della Cineteca del Comune di Bologna - che ospitano la biblioteca (oltre 170 posti di lettura su 2800 mq, 60 postazioni per la consultazione del materiale conservato, 24 postazioni per la visione delle pellicole e 8 postazioni Internet; conserva 20mila volumi, 200mila manifesti e locandine), gli archivi della fotografia (oltre un milione di fotografie) e della grafica e le due nuove sale del Lumière (una da 140 posti, l'altra da 170 posti) - e i Laboratori di Musica e Spettacolo dell'Università, che comprendono uno spazio teatrale (150 posti; è a struttura mobile, consente quindi lo spostamento o l'eliminazione della gradinata per allestimenti a pianta centrale), uno spazio cinema e audiovisivi (uno studio di registrazione televisivo, una cabina di regia, mixer digitale, sala montaggio e post-produzione), un Auditorium (oltre 210 posti) e uno spazio, in vetro e acciaio destinato agli uffici del Centro la Soffitta.
L'insieme include la già restaurata struttura espositiva della Salara, il bastione di Porta Lame, un plesso integrato per asilo nido e scuola d'infanzia e verrà ulteriormente potenziata dalla nuova Galleria d'Arte Moderna nell'ex Forno del Pane la cui progettazione architettonica è stata affidata agli stessi progettisti.