Pesach, il bene della libertà
Conferenza al Museo Ebraico del Rav Alberto Sermoneta.
Mercoledì 9 aprile, alle ore 17.00, presso il Museo Ebraico di Bologna, in via Valdonica 1/5, nell'ambito degli Appuntamenti al Meb, Rav Alberto Sermoneta, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Bologna terrà una conferenza sul tema: "Pesach: il bene della libertà".
Pesach, la Pasqua ebraica, è detta anche la "festa della libertà" in quanto commemora l'emancipazione dalla lunga schiavitù in Egitto del popolo ebraico sotto la guida di Mosè. E' una delle feste più importanti del calendario ebraico, inizia il 15 di Nissàn (marzo-aprile) e dura otto giorni.
Il culmine dei riti pasquali è costituito dalla celebrazione della cena, chiamata seder (ordine), che si svolge nelle prime due sere della festa secondo un preciso rituale tramandato nei secoli e racchiuso in un libro, l'Haggadad (narrazione) che comprende il racconto dell'uscita dall'Egitto e le varie interpretazioni rabbiniche dei secoli successivi. Il seder rappresenta il protrarsi del racconto delle proprie origini e questo ininterrotto narrare, diretta esecuzione del precetto biblico che prescrive di raccontare al proprio figlio l'uscita dall'Egitto, costituisce un fondamentale processo di identità culturale.
Sulla tavola, apparecchiata con le stoviglie per Pesach, vi sono tre azzime (mazzot), una zampa di agnello (zerda) in ricordo dell'antico sacrificio pasquale, un uovo sodo (betza), simbolo di lutto in ricordo della distruzione del Tempio, erbe amare (maror), per ricordare l'amarezza della schiavitù, sedano (karpas) da intingere nell'aceto o nell'acqua salata, simile alle lacrime versate e un composto di frutta (charoset), che ricorda l'argilla con cui gli schiavi ebrei fabbricavano mattoni.
Secondo tutti i diritti costituzionali di ogni popolo, vigono tre elementi fondamentali: libertà, legge e territorio. Questi elementi nel popolo ebraico vengono acquisti in concomitanza con le tre feste dei pellegrinaggio: Pesach-Libertà; Shavuot-Legge; Sukkot-Territorio.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 051.2911280 e-mail info@museoebraicobo.it
Ufficio stampa: Museo Ebraico di Bologna Isabella Scandaletti tel. 051.6569003 iscandaletti@museoebraicobo.it
Pesach, la Pasqua ebraica, è detta anche la "festa della libertà" in quanto commemora l'emancipazione dalla lunga schiavitù in Egitto del popolo ebraico sotto la guida di Mosè. E' una delle feste più importanti del calendario ebraico, inizia il 15 di Nissàn (marzo-aprile) e dura otto giorni.
Il culmine dei riti pasquali è costituito dalla celebrazione della cena, chiamata seder (ordine), che si svolge nelle prime due sere della festa secondo un preciso rituale tramandato nei secoli e racchiuso in un libro, l'Haggadad (narrazione) che comprende il racconto dell'uscita dall'Egitto e le varie interpretazioni rabbiniche dei secoli successivi. Il seder rappresenta il protrarsi del racconto delle proprie origini e questo ininterrotto narrare, diretta esecuzione del precetto biblico che prescrive di raccontare al proprio figlio l'uscita dall'Egitto, costituisce un fondamentale processo di identità culturale.
Sulla tavola, apparecchiata con le stoviglie per Pesach, vi sono tre azzime (mazzot), una zampa di agnello (zerda) in ricordo dell'antico sacrificio pasquale, un uovo sodo (betza), simbolo di lutto in ricordo della distruzione del Tempio, erbe amare (maror), per ricordare l'amarezza della schiavitù, sedano (karpas) da intingere nell'aceto o nell'acqua salata, simile alle lacrime versate e un composto di frutta (charoset), che ricorda l'argilla con cui gli schiavi ebrei fabbricavano mattoni.
Secondo tutti i diritti costituzionali di ogni popolo, vigono tre elementi fondamentali: libertà, legge e territorio. Questi elementi nel popolo ebraico vengono acquisti in concomitanza con le tre feste dei pellegrinaggio: Pesach-Libertà; Shavuot-Legge; Sukkot-Territorio.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 051.2911280 e-mail info@museoebraicobo.it
Ufficio stampa: Museo Ebraico di Bologna Isabella Scandaletti tel. 051.6569003 iscandaletti@museoebraicobo.it
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