Noferini, l’ingegnere dei canestri fa grande l’Alma Mater Studiorum
L’incredibile storia di Jack, che riesce alternare rimbalzi, schiacciate, assist a esami sempre più brillanti. Per i colori biancorossi un vero e proprio numero uno.
Non è un semplice studente. Non è un semplice atleta. Giacomo "Jack" Noferini non è un personaggio qualunque per il basket delle Due Torri e, proprio per questo motivo, non può essere uno studente qualunque. Campione universitario a Salerno, con il gruppo, straordinario, di Alessio Fasone, Giacomo è un giovanotto cresciuto a pane e pallacanestro nelle giovanili della Fortitudo. Da lì il salto a San Lazzaro e poi in Romagna, prima a Ravenna e poi a Lugo, dove dimostra di essere un bomber pressoché infallibile. Così bravo da spingere i compagni alla vittoria a Salerno – non un successo qualunque, perché in Campania il Cus Bologna ha portato a casa il trionfo numero 10, quello che vale la stella -, così bravo da finire nel mirino di Castel Maggiore, in Legadue. Così bravo da essere anche un po’ sfortunato. Perché la grande occasione per Jack ha cambiato indirizzo in estate, con la scomparsa della Virtus Bologna e l’operazione Castel Maggiore di Claudio Sabatini.
Così Jack è stato costretto a rifare la valigia e lasciare la Legadue per la B1, in Romagna, con la Libertas Forlì. Ma cosa rende Jack unico in tutto questo? Beh, prima di tutto la straordinaria flemma e poi la capacità di continuare a studiare. E di portare avanti – mancano pochissime tappe al raggiungimento del traguardo – uno studio impegnativo come quello proposto da ingegneria con una media altissima. Ecco perché Giacomo Noferini è un personaggio che l’Alma Mater Studiorum non può assolutamente perdere…