31 Marzo 2004
Itinerari nella geografia contemporanea
Editore:
Carocci
Prezzo:
19,5 €
Studiare la geografia può essere entusiasmante. Ne spiega il perché il libro di Mario Neve, che, partendo dalla lezione delle fenomenologia geografica, si addentra nelle nuove questioni toccate dalla disciplina.
Perché studiare geografia? Cosa ha da dire la geografia di un mondo quotidianamente sotto gli occhi di tutti? Non è sufficiente viaggiare, guardare la televisione, navigare in Internet, leggere un giornale? Nonostante gli sforzi che anche in Italia i geografi stanno compiendo per far comprendere l´importanza della geografia, le nuove generazioni appaiono, più delle precedenti, colpite da "analfabetismo geografico". E il mondo dell´informazione di massa non è da meno.
Ripartendo dalla lezione della fenomenologia geografica, il testo di Mario Neve, ricercatore presso il Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, si snoda nei percorsi della geografia contemporanea, cercando di far apparire quale ricchezza di idee, approcci, entusiasmi lo studio geografico del mondo possa suscitare, inaspettatamente, nei giovani e non solo. Gli interrogativi della geografia odierna sono gli interrogativi della nostra civiltà, quelli che si presentano negli interstizi della vita quotidiana, spesso inavvertiti come le parole scritte più in grande in una carta geografica. Fare geografia vuol dire porsi seriamente quelle domande che continuano a farci visita dopo esser tornati da un viaggio, dopo aver spento il televisore, il computer, dopo aver riposto il giornale.
Il volume, intitolato “Itinerari nella geografia contemporanea”, si propone come strumento di studio, ma anche come stimolo verso possibili futuri lettori e studiosi di questa disciplina.