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Collegium Musicum

Il Collegium Musicum Almae Matris dedica la XIV edizione di MusicAteneo alla Nuova Europa frutto dell’allargamento ad est dell’Unione. Un’occasione importante per un'istituzione che ha sempre cercato di superare le frontiere.
Verdi 2000 Promuovere la novità culturale rappresentata dall’ingresso di dieci nuovi Paesi nell’Unione Europea. É questo l’intento che anima la XIV edizione di MusicAteneo, affermato contenitore di esibizioni di orchestre e cori universitari organizzato dal Collegium Musicum Almae Matris. Dopo il successo dell’edizione del 2000 dedicata alle nove città europee Capitali della Cultura di quell’anno, MusicAteneo conferma il suo impegno per l’apertura di tutte le frontiere accogliendo, in un edizione significativamente intitolata “Nuova Europa”, sette gruppi corali ed orchestrali universitari provenienti da paesi (Slovenia, Slovacchia, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania e Malta) che il primo maggio entreranno a far parte dell’Unione Europea.

Ad aprile le due giornate inaugurali del 5 (a Forlì) e 6 (a Bologna) hanno fatto conoscere al pubblico il coro dell’Università di Maribor, in Slovenia. Ma sono ancora molti gli appuntamenti, previsti per il mese di maggio, in cui sarà possibile ascoltare I tanti gruppi stranieri esibirsi insieme agli organici del Collegium Musicum. Una “fusione di voci e di suoni” che, nelle parole del Rettore Pier Ugo Calzolari, sono “simbolica rappresentazione di una più ampia fusione di popoli e culture differenti”.          

L’attenzione alla diffusione internazionale del patrimonio culturale locale non nasce occasionalmente in risposta a una particolare ricorrenza. È piuttosto un marchio distintivo che da cinquant’anni accompagna il Collegium lungo il suo cammino. Dai suoi esordi, nel 1953 come “Collegium musicum Universitatis studiorum bononiensis Chorus accademicus”, il coro (originariamente una ventina di studenti provenienti da varie facoltà sotto la direzione dei Maestri Nerina e Alberto Micheli) ha eseguito per lo più composizioni inedite rinascimentali e barocche tratte dalla tradizione emiliana in un repertorio che si è arricchito costantemente, specie con la nascita della sezione “Antiqua musica italica”(formata da un gruppo di musicisti che riscopre l’uso degli strumenti antichi) e con la costituzione di un’orchestra sinfonica.

Ma se da un lato il territorio regionale si è dimostrato ricco di materiali artistici da riscoprire ed eseguire, dall’altro l’Emilia Romagna è stata subito "stretta" al Collegium. Già nel 1955 con una tournè in Germania si inaugura la tradizione degli scambi culturali con altre università d’Europa. Ma è dal 1991, anno della prima edizione di “MusicAteneo - Rassegna Internazionale per Gruppi Corali e Orchestrali Universitari”, che la vocazione europeista del Collegium ha trovato la sua espressione più efficace in una manifestazione in cui orchestre e cori universitari da tutta Europa si esibiscono per gli studenti a Bologna e presso le sedi decentrate dell’Ateneo in Romagna. Dalla consuetudine di questi scambi sono nate numerosissime occasioni per concerti che hanno portato il Collegium in tournè per tutta Europa, dalla Spagna alla Polonia, da Malta all’Islanda.