20 Maggio 2004
Leader, Oracoli e Assassini
Editore:
Carocci
Prezzo:
19,10 €
Una serie di saggi, accomunati non dai temi ma dalla metodologia, che presenta analisi semiotiche di testi giornalistici. Un testo leggero - agile per gli esperti, accessibile per i profani - che ha innanzitutto una valenza didattica, ma che non disdegna qualche ipotesi più generale sul mondo dell’informazione.
“Un’irruzione nelle pieghe di alcuni, pochi, testi giornalistici, per cercare di vedere qualcosa che non è dell’ordine delle ‘grandi tendenze’ ma che può ugualmente, magari in seconda battuta, promuovere qualche dubbio e qualche domanda sul già noto”. Maria Pia Pozzato, docente di semiotica all’Università di Bologna, chiarisce così, nell’introduzione, gli obiettivi di “Leader, Oracoli e Assassini”, il testo in cui raccoglie analisi semiotiche di diversi testi legati al mondo dell’informazione. Il lettore, quindi, non si deve attendere generalizzazioni sistematiche, proprie della sociologia e della politologia, ma studi approfonditi dei processi di significazione dei singoli articoli, a cui l’analista rimane ancorato come il mastino al proprio osso.
I critici potrebbero leggere in questa premessa l’anticipazione di un nuovo tentativo di ricondurre agli schemi narrativi fiabeschi le comunicazioni contemporanee, ma l’intento di Pozzato è proprio contraddire questo pregiudizio, dimostrando come la semiotica non sia un’obsoleta generalizzazione narrativa che riporta Saddam Hussein all’eroe negativo, ma una disciplina che mette in mano al ricercatore gli strumenti per decodificare il senso di un testo a livello della sua articolazione semantica, a livello dei suoi meccanismi enunciativi e a livello, ovviamente, della sua formulazione linguistica. Un approccio sincretico, insomma, che alla fine porta a capire perché il lettore ha pensato, creduto e intuito, ciò che ha pensato, creduto e intuito.
Il libro, che sgrava l’esperto da ridondanti precisazioni teoriche e fornisce al profano un agile glossario dei concetti chiave, è composto da saggi che hanno nel ricorso alla semiotica come strumento analitico il loro filo conduttore. Semiotica per ogni tema: dall’oracolo di Delfi, al delitto di Cogne, dall’immaginario politico al dramma terroristico. E semiotica per ogni forma di comunicazione: dal testo ai titoli, dall’occhiello alle immagini.
Alla fine ciò che “Leader, Oracoli e Assassini” suggerisce è un’invasione del patemico nella comunicazione giornalistica. Un elemento, argomenta l’autrice, che corrode la coerenza razionale dei testi, ma che nel contempo ne crea un’altra altrettanto strutturata ed efficace. Del resto, conclude Pozzato, “il giornalismo è anche questo, battaglia per l’affabilità, la comunicazione, l’irrigimentazione discorsiva del flusso continuo e inarrestabile degli eventi e delle emozioni a essi connesse”.