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Alma-Dl

Su Alma-DL, la biblioteca digitale dell’Università di Bologna, sono online gli e-book dei capolavori letterari, filosofici e scientifici degli autori classici. Un modo per navigare nel passato con gli strumenti del futuro.
Un lettore col suo libro Tra il 15 ottobre 2001 e il 15 marzo 2002, all’indirizzo http://www.text-e.org/ si tenne il primo convegno interamente virtuale sul futuro del libro nella società digitale. Storici, sociologi e semiotici – tra cui Roger Chartier, Daniel Sperber e Umberto Eco – si confrontarono a distanza sui nuovi formati dell’editoria elettronica, utilizzando uno strumento, il Web, che ancora conserva traccia della loro interazione. Da allora sono passati più di due anni, ma il dibattito e la sperimentazione sulle nuove modalità di veicolare la conoscenza proseguono ininterrotti, lungo una strada dove, come mai prima, il classico dei contenuti si intreccia all’avanguardia delle forme.

Sulla rotta che conduce dalla carta ai bit si è incamminata anche l’Università di Bologna che con il Progetto Alma-DL sta portando avanti la costruzione di una biblioteca interamente digitale. Al suo interno esistono da tempo sezioni con supporti alla didattica, sezioni con versioni elettroniche di paper scientifici e cataloghi bibliografici consultabili in modo elastico grazie ai filtri di ricerca attivabili sul Web. Ora in questa cornice approdano anche gli e-book: 77 titoli che portano nella rete autori come Petrarca, Leopardi, Ovidio, Catullo, Galileo Galilei e Giordano Bruno, ovvero i classici della letteratura italiana, i padri della latinità e i fondatori del pensiero filosofico e scientifico moderno. Nella tecnologia del futuro, un link alla cultura del passato: anche l’internauta, insomma, diventa classico.