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Unibo.it e i suoi risultati

Una rivista specializzata ha posto il portale dell’Alma Mater al primo posto tra tutti quelli degli atenei italiani. Un riconoscimento che premia un progetto che, per quanto ormai raccolga sotto il suo ombrello siti e servizi web di un numero considerevole di strutture dell’Università, è in continua crescita ed evoluzione.
Screenshoot dell'home page del portale dell'Alma Mater Siamo i primi. La rivista “LabItalia” ha stilato la classifica dei trenta migliori siti delle università italiane e, nella valutazione ricavata analizzando qualità e chiarezza dei contenuti, navigabilità, grafica e originalità di servizi offerti, il portale dell’Alma Mater si è piazzato al primo posto. Un dato generale, che trova conferma anche da altre pubblicazioni di settore. Campus del 3 giugno, per esempio, riporta i dati del motore di ricerca Google, stando ai quali la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, che fa parte del sistema di siti e servizi del Portale, è la più cliccata d’Italia. E il sito Internet “I-Dome” celebra l’accessibilità del nostro Portale, una caratteristica invisibile ai più ma fondamentale nel rendere i contenuti fruibili senza impoverimento e senza barriere da parte dei disabili.

Considerazioni importanti per un sito interamente gestito all’interno dell’Ateneo e che vede la partecipazione della maggior parte delle strutture accademiche e amministrative. Il progetto è portato avanti dalla DSAW (Direzione e Sviluppo delle Attività Web), sotto la guida strategica del Comitato tecnico-scientifico del progetto Portale, organo costituito, insieme al Magnifico Rettore e al Direttore Amministrativo, dai responsabili delle strutture di Information Technology di Ateneo e da docenti esperti di comunicazione, organizzazione, informatica e ingegneria delle telecomunicazioni.

Maurelio Boari, delegato del Rettore per l’Information Technology e Presidente del Comitato Portale, nel commentare i riconoscimenti ottenuti sottolinea la vitalità del progetto: “Siamo soddisfatti e gratificati per i risultati conseguiti, ma non appagati, sapendo che molto ancora rimane da fare. Per questo siamo già al lavoro per migliorare quanto realizzato e offrire nuovi servizi ai nostri utenti”. In attesa della messa online della prima versione delle Guide di Facoltà, la parola d’ordine “potenziare i servizi interattivi”. “Tramite Web – continua infatti Boari – saranno per esempio resi disponibili i certificati attualmente erogati dalle colonnine, e, attraverso il potenziamento della sicurezza, sarà migliorato il servizio per il pagamento online delle tasse”. Parallelamente allo sviluppo della versione inglese del Portale, l’obiettivo primario è poi l’estensione dei modelli grafico-comunicativi del Portale a tutti i Dipartimenti (attualmente un gruppo sperimentale di 6 Dipartimenti è entrato nel sistema Portale), alle biblioteche, ai musei e alle altre istituzioni accademiche. “Oltre a facilitare l’utente nella fruizione dei contenuti – commenta Boari – l’organizzazione delle informazioni all’interno di una piattaforma centralizzata consentirà di sfruttare al meglio le funzionalità del motore di ricerca, migliorando il recupero delle informazioni”. Per il futuro, infine, uno degli orizzonti più interessanti è la multi-canalità: “Ciò che oggi è fruibile su Web – conclude Boari – domani lo sarà anche attraverso altri canali, quali per esempio telefonini, palmari e altri dispositivi mobili (piattaforme wireless)”.