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Annigoni: l'avventura di un solitario

Al convento di Santa Cristina una mostra ripercorre l’avventura artistica di solitario Pietro Annigoni. Pittore famoso per i suoi ritratti ma protagonista di un lungo percorso dai temi poveri delle origini ai temi sacri della maturità.
Uno dei quadri di Pietro Annigoni esposti a Santa Cristina Fino al 1949, prima del viaggio in Inghilterra, Pietro Annigoni era il pittore dei vecchi e dei mendicanti. Un pittore a cui nessuna bella signora avrebbe mai chiesto di farsi fare un ritratto. Non poteva quindi non iniziare con i mendicanti l'esposizione delle opere dedicate al maestro dell'arte figurativa italiana contemporanea. A ospitare l'artista testimone di "un'avventura intellettuale vissuta in solitudine", come ha ricordato ieri il Rettore Calzolari, è il convento di Santa Cristina (piazzetta Morandi 2, angolo via Fondazza) che, fino all'autunno prossimo, quando ospiterà il Dipartimento di Arti visive e la Fondazione Zeri, rimane per il momento uno splendido contenitore di mostre.

Commentando la vita solitaria del pittore esposto, Calzolari ha affermato che “l'Università ama questi personaggi, perché sa che chi scopre un'autentica nuova verità, in laboratorio così come nelle biblioteche, si ritrova solo".
Dopo la sala dei mendicanti, i paesaggi per arrivare ai ritratti della corte inglese. "Fra terra e cielo", come recita il titolo della "mostra, che ripercorre - spiega il curatore  Gabriele Mazzanti -  il percorso artistico di Annigoni". "Un percorso che si conclude con il tema del sacro - prosegue Mazzanti - e con l'esposizione dei cartoni preparatori degli affreschi". Annigoni è infatti noto per aver affrescato, tra l'altro, le chiese di Montecassino e San Antonio di Padova.

La mostra, inserita nel cartellone di Unibocultura, è stata realizzata nell'ambito delle iniziative patrocinate da AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) che ha visto, nei giorni scorsi, la presenza a Bologna del Maestro Rostropovich. E per l'occasione la presidentessa della Fondazione Antonio Fineschi, che possiede diverse opere del pittore, ha annunciato un'altra iniziativa, l'istituzione di una borsa di studio per ragazzi disabili dell'Ateneo bolognese.

La mostra resterà aperta fino all'11 luglio ad ingresso gratuito dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Resterà chiusa il lunedì.