21 Ottobre 2004
Vestire il Ventennio
Autore:
Silvia Grandi e Alessandra Vaccari
Editore:
Bononia University Press
Prezzo:
20 euro
Il rapporto tra la moda e il fascismo è il tema attorno a cui ruota il testo nato dal comune sforzo di due ricercatrici del Corso di Laurea in Culture e Tecniche del Costume e della Moda di Rimini.
C'è un legame tra la cultura e l'economia, da un lato, e il costume e l'abbigliamento dall'altro? Silvia Grandi e Alessandra Vaccari, entrambe docenti del Corso di Laurea in Culture e Tecniche del Costume e della Moda (ClaM) a Rimini, rispondono in modo affermativo e in "Vestire il ventennio" vanno alla ricerca dei rapporti tra moda, cultura artistica e politica nel periodo dominato dal fascismo.
La scelta di un oggetto di studio "leggero" come la moda può apparire semplicistica di fronte all'enorme numero di variabili - economiche, politiche e sociali - coinvolte nell'ascesa e nel consolidamento del potere mussoliniano; tuttavia, scrive Renato Barilli, autore della prefazione, "quei mutamenti apparentemente solo di pelle si mostrano poi legati con fili sottili ma tenaci ai grandi mutamenti strutturali della cultura, che oggi si dice 'materiale', e che poi altro non è che la tecnologia".
La moda, portavoce di istanze ideologiche così come le altre forme di arte e cultura, diventa quindi una cartina di tornasole ideale per filtrare le evoluzioni del regime e del paese tra il 1922 e il 1940. Vent'anni che le autrici separano in due decenni, articolando analisi distinte per la gioventù e la maturità del fascismo. Silvia Grandi, nella prima parte, prende in considerazioni gli anni tra il '20 e il '30, constatando una certa libertà per la moda, settore frivolo trascurato da un movimento politico ancora preso dall'occupazione dei gangli del potere. Alessandra Vaccari, concentrata invece sul decennio successivo, dimostra che gli anni del consenso allargano l'atteggiamento dittatoriale anche al modo di vestire, obbligando anche gli abiti a diventare simboli dell'ideologia coloniale e della tradizione romana.
Il libro, seconda fatica letteraria delle due ricercatrici che già avevano collaborato nel 1992 a "La moda nel secondo dopoguerra", rientra nella collana "Culture e Costumi", progetto editoriale diretto dal prof. Paolo Sorcinelli.