20 Gennaio 2005
Storie di politica e di potere
Autore:
Valerio Romitellli
Editore:
Cronopio
Prezzo:
13 euro
Guerre, Partiti, Movimenti, Clausewitz, Schmitt, Foucault, Partigiani, Extraparlamentari, Sindacalisti, Sessantotto, Sessantanove/Settanta, Settantasette. Un viaggio attraverso alcuni punti cardine della storia del Novecento per capire meglio questo secolo separando rigorosamente le storie della politica da quelle del potere.
Dal Novecento dei partiti al racconto di tre storie per descrivere il 1977, passando per il sessantotto e gli anni settanta, ma anche per le guerre, i movimenti, i partigiani, gli extraparlamentari, i sindacalisti, o ancora per personaggi storici di grande rilievo, come il maggiore Carl Von Clausewitz, Carl Schimtt e Michel Foucault. Tanta è la materia che l'ultimo libro di Valerio Romitelli si propone di analizzare.
L'autore introduce al tema precisando il significato del titolo, avvolto tra i due termini chiave di politica e potere. Due voci che da sempre camminano a braccetto, spesso confuse nella vecchia visione della storia universale, e che invece Romitelli vuole separare negando ogni dialettica tra i due concetti: l'uno, la storia, una discontinuità fatta da personaggi inventivi con una grande capacità di agire e di organizzarsi; l'altro, il potere, un qualcosa di costante che nasce da giochi di interesse.
Alla luce di questa premessa, il libro procede attraverso sette capitoli. Il primo presenta le quattro concezioni storiche riguardanti il Novecento - la storia liberale, la storia classista, la storia liberal-classista e la storia come secolarizzazione - aggiungendovene una quinta, nuova, la storia politica per secoli. Il secondo capitolo tratta dell'organizzazione in politica. Il terzo si concentra su Clausewitz e sui suoi oppositori, Carl Schimtt e Michel Foucault. Il quarto capitolo parla della resistenza nella storia d'Italia, del valore che questa parola aveva per i partigiani e per i repubblichini. Gli ultimi capitoli si spostano infine sul biennio sindacale sessantanove/settanta, fino a una breve analisi della recente guerra irachena, dove l'autore fissa i suoi paletti irrinunciabili per una pace intelligente nella terra mesopotamica.
Valerio Romitelli è docente presso l'Università di Bologna e arriva a questa pubblicazione con l'esperienza di saggi precedenti sullo stesso tema. "La politica inesistente" (Grafton, 1996), "Quando si è fatto politica in Italia? Storie di situazioni politiche" (Rubbettino, 2001), "Gli dei che stavamo per essere" (Gedit, 2004) sono gli esempi più recenti.
Il libro, frutto di ricerche svolte dal Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università di Bologna, è edito da Cronopio nella sezione Tessere.