Il cus prepara l'appuntamento con i campionati nazionali universitari
Dal 21 maggio nello splendido scenario di Catania. Le speranze e le possibilità delle squadre di basket, rugby, calcio a 5 e calcio a 11.
L'appuntamento di una stagione. Di che cosa stiamo parlando? Della fase finale dei campionati nazionali universitari che, in questa stagione, sono in programma a Catania dal 21 al 29 maggio. Un ritorno in Sicilia diciotto anni dopo una straordinaria edizione - dal punto di vista dei risultati e delle soddisfazioni per l'Alma Mater Studiorum - disputata a Palermo, sempre in Trinacria.
Appuntamento di prestigio, quello catanese, che dovrebbe rappresentare, solo dal punto di vista accademico, il canto del cigno per Ester Balassini. La regina del martello a ottobre compirà 28 anni, abbastanza per il mondo accademico per andare in pensione, e concentrarsi solo sull'attività federale. Anche se la storia della dolce Ester resterà per sempre collegata a quella del mondo accademico.
Ma come ogni anno il gruppone guidato da Francesco Franceschetti cercherà non solo vittorie individuali, ma anche la qualificazione di quelle squadre che, nelle stagioni passate, hanno riservato tante soddisfazioni. Il calcio a 5, così come il calcio a 11, vorrebbe se possibile bissare il bronzo dell'anno scorso, e magari migliorarsi ancora. Ma, prima ancora di arrivare a Catania, il Cus Bologna dovrà superare la fase di qualificazione. Per il momento (prima di andare in stampa) i biancorossi hanno impattato per 2 a 2 con il Cus Milano e non sarà facile tentare di superare la resistenza della formazione meneghina.
In grande attività anche il basket, storica formazione che, insieme con quella di Trieste, può raccontare di essersi appuntata al petto quella stella che significa dieci titoli vinti. I cestisti, da sempre tra i favoriti per la grande tradizione di basket che si respira all'ombra delle Due Torri, dovranno sciropparsi una trasferta lunghissima, perché si giocheranno la qualificazione con il Cus Bari. E nella formazione pugliese dovrebbe essere quell'Andrea Villalta, figlio d'arte, il cui papà ha scritto pagine bellissime della pallacanestro italiana. Il Cus Bologna, come sempre, si affiderà all'intuito e al talento di Alessio Fasone, il coach che costruirà la squadra con il concorso di Matteo Tassinari, storico team manager al quale il Cus Bologna ha concesso il massimo delle onorificenze, il ritiro della canotta numero 14.
In rampa di lancio, infine, anche la formazione di rugby. Dopo la splendida esperienza di Siviglia - secondo posto, per i cussini, chiamati insieme con inglesi e portoghesi per celebrare i cinquecento anni di storia dell'università andalusa - il Cus ci riprova con il rugby a sette e con l'esperienza di quello che noi, impropriamente, chiamiamo "Mago" Merlino. E sarà proprio Merlino a dover mettere insieme quel gruppo di ragazzi che si giocheranno la qualificazione a Padova.