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Un piano nazionale contro la crisi energetica del paese

Tra problemi odierni e prospettive future, un bilancio della I Conferenza Italiana sulla Politica Energetica, svoltasi il 18 e 19 Aprile presso la Facoltà di Ingegneria.
Aula Santa Lucia Si è conclusa, il 19 Aprile scorso, la Conferenza sulla Politica Energetica, dopo due giornate di ampio e approfondito dibattito. E’ stata la prima Conferenza Italiana, nata sotto l’egida di un’Università (quella di Bologna), che ha coinvolto accademici, politici, ricercatori, tecnici, economisti, giuristi; oltre cinquecento sono state le presenze registrate solo nella prima giornata.

Dopo il saluto del Rettore Calzolari, e gli interventi del Ministro Matteoli, dell’On Prodi e del prof. Rubbia, è stata la volta dell’introduzione del prof. Enrico Lorenzini, docente dell’Ateneo di Bologna e Coordinatore del Comitato Scientifico. Durante il suo intervento, il prof. Lorenzini ha precisato le motivazioni e gli scopi del convegno, nonché le prospettive per il futuro: "E’ noto –ha puntualizzato il docente- che l’84 % dei nostri consumi energetici è di importazione, ma fondamentale è far capire che occorre costruire un ponte tra tecnici e politici: questo è il primo obiettivo del Convegno". Dopo aver posto l’accento sul ruolo fondamentale della politica, e sulla necessità di scelte oculate, tecnicamente valide e trasparenti, il prof. Lorenzini ha analizzato criticamente alcuni aspetti specifici, in particolare la polemica dei maxi utili di ENEL. "Bisogna capire –ha affermato- il motivo per cui alle nostre imprese elettriche vengono garantiti i margini più alti d’Europa, in presenza dei più alti costi delle bollette elettriche. Ad esempio –ha continuato- il margine ENEL è di 18 € a Mwh, circa tre volte rispetto ai gestori inglesi e circa il doppio di quelli francesi e spagnoli". Nel suo intervento, il prof. Lorenzini ha ribadito la determinazione di unitarietà nella programmazione energetica nazionale -aspetto ripreso da tutti, anche nel secondo giorno di convegno- indipendentemente dal Governo che andrà a dirigere la Nazione, cosa che avviene già in Francia. Da più voci, la risposta al problema delle imprese elettriche italiane è stata la costruzione di un piano energetico nazionale, unitamente a un piano di uso razionale dell’energia, con la collaborazione di tecnici e politici amministrativi.

Durante il convegno, vari sono stati gli interventi degli industriali: il Presidente dell’Authority, l’ing. Ortis, ha informato della sua richiesta di istruttoria sulle attività dell’ENEL davanti all’Antitrust; il prof. Bollino, Presidente del GRTN , ha invece illustrato la politica svolta dal suo Ente; infine, il dott. Capra, Presidente ASM-Brescia, ha parlato degli ultimi sviluppi della nota vicenda EDISON-EDF. Accanto a esperti e imprenditori, anche vari onorevoli hanno partecipato alle due giornate di convegno: oltre a Prodi e Matteoli, erano presenti Realacci, Vigni, Morselli, Mattioli e Frau. Tutti si sono mostrati disponibili a collaborare concretamente nel futuro, mostrando grande interesse all’iniziativa della fondazione AIGE, scaturita durante il dibattito.

Alla domanda finale: "Due scenari energetici: consumi sotto controllo o incentivazione dei consumi?", la risposta unanime è scegliere la prima strada, opponendosi a chi vuole incentivare i consumi per soddisfarli con la costruzione di nuove centrali.