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Copertina del libro The Controversial Women's body

The Controversial Women’s Body

Autore: Vita Fortunati, Annamaria Lamarra, Eleonora Federici (a cura di)

Editore: Bononia University Press

Prezzo: 30 euro

Il corpo femminile e le sue rappresentazioni nella letteratura e nelle arti visive: il volume curato da Fortunati, Lamarra, Federici indaga su questi aspetti attraverso diversi periodi storici, partendo dal XVII sec. per arrivare ai giorni nostri.
A partire dagli scritti filosofici di Platone e Aristotele è stata teorizzata la superiorità dell’uomo rispetto alla donna, che veniva associata al corpo, alla materia e alla riproduzione, laddove la mente e il potere appartenevano al "maschio". La dicotomia uomo/mente e donna/corpo si rispecchia nella distinzione dei ruoli all’interno della polis greca, dove la donna era confinata nella sfera domestica ed esclusa da quella pubblica, la quale era invece dominata dagli uomini in quanto detentori del logos (e quindi del potere politico). Nel corso dei secoli queste convinzioni sono state riprese e sviluppate e si riflettono nel modo in cui la donna è stata raffigurata nella letteratura e nell’arte. Il volume The Controversial Women’s Body, a cura di Vita Fortunati, Annamaria Lamarra ed Eleonora Federici, edito da Bononia University Press, come suggerisce lo stesso titolo, si sofferma sul corpo femminile, qualificato come "controverso" in quanto da sempre al centro di complessi dibattiti.

Il libro è diviso in due parti. La prima, Diachronic discourses on/of the body, è costituita da otto saggi in cui le autrici illustrano i discorsi incentrati sul corpo che si sono susseguiti in vari periodi storici, partendo dal Seicento. L’analisi, inoltre, mostra com’è cambiato nel corso dei secoli il modo in cui gli scrittori e gli artisti, sia uomini che donne, hanno rappresentato il corpo femminile, in base alle specifiche conoscenze e alle ideologie del tempo.

Nella seconda parte, The Controversial Body, l’attenzione si sposta su alcuni temi che sono diventati centrali a partire dagli anni ’60. Fra questi, l’immagine del corpo invecchiato, malato e torturato, tutte forme che contrastano con l’ideale del corpo di donna bello e armonioso canonizzato dalla tradizione estetica occidentale. A partire dal Novecento, infatti, sono state messe in discussione alcuni stereotipi diffusi nella cultura occidentale, come quello che vede il corpo femminile soprattutto come corpo riproduttivo o che vede il corpo femminile invecchiato come oggetto di repulsione. Sono state in primo luogo le donne ad interessarsi alla questione del corpo cercando di superare la dicotomia che oppone mente/uomo e corpo/donna.

Il libro ha origine dalle ricerche femministe e dagli studi condotti in varie discipline sul corpo femminile. I saggi che lo compongono si soffermano sulle immagini e le rappresentazioni del corpo femminile nella letteratura (Europea, Nord Americana e Australiana), e nelle arti visive (pittura e fotografia), proponendo analisi comparative fra scritti ed opere artistiche sia di uomini che di donne nella prima parte e concentrandosi in modo specifico sui lavori delle donne sul corpo nella seconda parte.