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Cus Bologna: la bella favola con Siviglia

Bologna-Siviglia e ritorno. E’ la storia, anzi, proprio una bella storia del rapporto di stima e di cordialità che si è instaurato tra l’Alma Mater Studiorum e l’ateneo andaluso che, proprio in questa stagione, ha festeggiato il mezzo millennio di vita.
rugby Questo patto tra le Due Torri e la città andalusa è stato sottoscritto con un bel pallone ovale nel mezzo, perché Bologna e Siviglia se le sono date, sportivamente parlando, di santa ragione. Salvo poi ritrovarsi amiche e sorelle all’inizio del terzo tempo. Quello più atteso, probabilmente, dal mondo del rugby. Ma cominciamo con ordine, perché questa storia parte a febbraio, anche se i contatti tra l’Italia e la Spagna cominciamo prima, molto prima. Siviglia celebra i 500 anni di storia del suo ateneo? Bene, la decisione è quella di dar vita a un quadrangolare di rugby con le università di Coimbra e di Cambridge. E, appunto, quella di Bologna, con la sua storia e la sua fama. Con il presidente Francesco Franceschetti in testa, accompagnato dal segretario generale Renato Nicolai e dall’allenatore, Federico Marturano, il Cus va (in Spagna) e torna (con un ottimo secondo posto). Nicola Aldrovandi, il capitano, che a Siviglia ci ha pure giocato, è uno dei fiori all’occhiello della nostra spedizione. Ma fa sfracelli, soprattutto, Filippo Bado, il nostro tre quarti centro, votato quale miglior giocatore della manifestazione.

E’ una bella trasferta, con il Cus Bologna accolto in Andalusia con il massimo degli onori e il massimo delle attenzioni. Il Cus torna a casa, all’ombra delle Due Torri, ma ripensa sia al rugby sia agli amici (perché ormai devono essere considerati tali) spagnoli. E così nell’ambito delle Bologniadi il Cus Bologna si assume l’onere e l’onore di dar vita a un quadrangolare di rugby a sette (dopo il quarto posto conquistato dall’Alma Mater Studiorum a Catania, in occasione dei Campionati Nazionali Universitari di fine maggio).

Ci sono il Cus Bologna, il Modena Rugby e i 7 del Balanzone (squadra petroniana a invito). Ma il Cus, che non ha dimenticato né l’ospitalità né tantomeno l’amicizia degli andalusi, chiama proprio loro. I ragazzi di Siviglia. Torneo – girone unico all’italiana con finale tra le prime due classificate – baciato dal sole e da un’atmosfera straordinaria.

Vince Siviglia (che si riprende così quello che aveva perso in casa, battuta in semifinale proprio dal Cus Bologna), ma vince in particolare il Cus Bologna, perché nell’arboreto Folloni, a fine torneo, si consuma una bella festa, tra danze, canti e voglia di stare insieme. Nel nome dell’amicizia e di una giovane età. Bologna e Siviglia, Siviglia e Bologna.

I due Cus (anche se in Spagna si chiama Sadus (servicio actividad deportiva universidad Sevilla) stanno bene insieme. Lo dimostrano i colloqui tra il presidente del Cus Bologna, Francesco Franceschetti, con il vice direttore del Sadus Manuel Herrera, il direttore (presidente) Diego Cabeza e il vice rettore dell’Università Pedro Nunez.

E’ una bella storia, che dà inizio a un’altra. Perché il Cus Bologna e l’università di Siviglia continueranno a collaborare. Nel nome del pallone ovale e di comuni interessi nel mondo dello sport. Cosa combineranno, quei due, per il 2006?