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Le donne a lezione di politica

L’Alma Mater, aderendo all’iniziativa del Ministero delle Pari Opportunità, attiva un corso di formazione per favorire l’inserimento delle donne nella vita politica. L’allieva migliore avrà la possibilità di andare a Roma per proseguire il suo percorso.
Donne

Che in Italia vi sia una scarsa partecipazione delle donne ai processi decisionali è un dato di fatto: basta osservare la composizione degli organi di partito, del Parlamento o delle istituzioni per rendersene conto. L’attenzione verso questo problema, tuttavia, è aumentata sensibilmente, soprattutto dopo la modifica dell’art. 51 della Costituzione, in conseguenza della quale la Repubblica ha il dovere costituzionale di promuovere le pari opportunità fra donne e uomini.

Il progetto "Donne, politica ed istituzioni" si colloca fra le azioni intraprese dal Ministero delle Pari opportunità allo scopo di avvicinare le donne alla politica. All’iniziativa, finanziata dal Fondo Sociale Europeo, hanno aderito diversi atenei italiani, fra cui anche l’Università di Bologna, con la quale il Ministero ha firmato una convenzione. Il bando d'iscrizione è aperto dal 15 giugno all'8 luglio 2005.

"Si tratta di un corso di formazione rivolto esclusivamente a donne che siano in possesso del diploma di maturità, per un numero massimo di cento posti – spiega Laura Lanzillo, coordinatrice scientifica del progetto - il 35% dei posti è inoltre riservato a studentesse universitarie". Il corso è organizzato congiuntamente dalle due Facoltà di Scienze Politiche di Bologna e di Forlì, presso le quali si svolgeranno le lezioni, e avrà la durata di 60 ore, divise in sei moduli didattici riguardanti i processi istituzionali e decisionali, le forme della cittadinanza e la comunicazione politica.

Nel loro percorso formativo le allieve impareranno cosa sono i partiti e come funzionano, come vengono prese le decisioni all’interno del parlamento e come funziona il processo legislativo, cosa sono gli enti locali e come interagiscono con il parlamento e con le istituzioni europee. "Essenzialmente, sono le materie tipiche della Facoltà di Scienze politiche – dice la prof. Lanzillo -ovviamente sono corsi di base, perché il grosso dei partecipanti saranno persone a cui viene richiesto semplicemente il diploma di maturità".

A Bologna, inoltre, gli organizzatori hanno pensato di fare intervenire in alcune lezioni delle donne che fanno politica per raccontare la loro esperienza. "Abbiamo deciso di chiamare parlamentari, donne dei partiti e amministratrici affinché possano chiacchierare, discutere con le studentesse e anche ricevere domande – afferma la Lanzillo – e poi dare informazioni su cosa vuol dire, quanto è difficile, ma anche enormemente stimolante per una donna entrare in politica, un mondo che purtroppo ancora oggi viene considerato tradizionalmente maschile, in particolare in Italia".

Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione e alle studentesse universitarie verranno riconosciuti 9 crediti formativi. Le partecipanti, inoltre, sosterranno due prove di valutazione in base alle quali verrà stilata una graduatoria. L’allieva che otterrà la migliore valutazione potrà partecipare ad un corso di approfondimento che si terrà a Roma, anche questo gratuito.

"Io credo che si possa sviluppare un interesse soprattutto nelle persone che parteciperanno al corso e capire meglio che cosa vuol dire fare politica proprio cominciando a conoscere l’oggetto politico e poi magari pensare di interessarsi di più alla cosa", conclude Laura Lanzillo e aggiunge: "Il fatto di avere coinvolto anche esponenti donne della politica e amministratrici, credo che possa creare, ovviamente per le persone interessate, dei canali e dei contatti che sarà poi lasciato ad ognuno la facoltà di sviluppare".