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I nuovi orari del museo di Palazzo Poggi

Nel museo ospitato dal palazzo cinquecentesco, sede dell’università, entra in vigore l’orario estivo, valido fino a settembre.
Palazzo Poggi

A partire da lunedì 20 giugno, chi vorrà visitare il museo di Palazzo Poggi, potrà farlo tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 15.00. Questo è infatti l’orario estivo del museo, che resterà invariato fino a domenica 18 settembre, mentre la chiusura estiva è prevista per il mese di agosto (da lunedì 1 a domenica 21). Il Palazzo è situato in via Zamboni 33 e l’ingresso al museo è gratuito.

La struttura odierna di Palazzo Poggi risale al ‘500 e si deve agli interventi voluti dal cardinale Giovanni Poggi per fare del palazzo una corte raffinata e dotta. Architetti e pittori affermati come Prospero Fontana, Pellegrino Ribaldi, Nicolò dell’Abate, il Nosadella ed Ercole Procaccini furono incaricati delle decorazioni. Agli inizi del ‘700 divenne la sede dell’Istituto delle Scienze, fondato da Luigi Ferdinando Marsili, un complesso di laboratori per le scienze dotato di strumentazioni moderne, collezioni naturalistiche e librarie. Esso rappresentava un punto di riferimento per docenti e scienziati, che vi svolgevano le loro attività di ricerca.

Nell’800 l’Università venne trasferita all’interno del Palazzo e, nello stesso periodo, le sue collezioni vennero smembrate in seguito al decentramento delle attività culturali dell’ateneo. Lo scorporamento diede origine ad una miriade di musei specializzati, che nel tempo si arricchirono di nuovi materiali. Solo la biblioteca marsiliana rimase al suo posto, diventando successivamente il nucleo storico della Biblioteca Universitaria.

Alla fine del Novecento, in seguito ad un restauro completo promosso dall’Università, Palazzo Poggi è tornato ad ospitare le collezioni dell’Istituto, fra le quali "il microcosmo di natura" di Ulisse Aldrovandi, che raccoglie un gran numero di materiali appartenenti al regno delle piante, degli animali e dei minerali, i reperti archeologici e naturalistici di Ferdinando Cospi, la raccolta naturalistica, il Museo Diluviano, le raccolte di arte bellica e le stampe di Marsili. Inoltre, le statue anatomiche dei ceroplasti, le riproduzioni in cera e in argilla delle fasi del parto e degli strumenti ostetrici, le collezioni di ottica, chimica, geografia e nautica.