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600.000 euro alla II Facoltà di Ingegneria

Un nuovo importante sostegno alla struttura universitaria per potenziare la ricerca in campo aerospaziale, nella sensoristica e nelle nanotecnologie, grazie alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
piazza cesena

Nell’ambito della sua programmatica attività di sostegno ai settori dell’istruzione e della ricerca scientifica, la   Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha recentemente deliberato un contributo di 600.000€ a favore della II Facoltà di Ingegneria e di ARCES (Centro di ricerca sui sistemi elettronici per l’ingegneria dell’informazione e delle telecomunicazioni "Ercole De Castro") la cui sede forlivese è all’interno della Facoltà.

L’importante erogazione servirà a potenziare le ricerche in campo aerospaziale e della sensoristica elettronica e biosensoristica, con significative ripercussioni applicative in diverse aree: dall’aeronautica  alla farmacologia e alla diagnostica clinica, dalla progettazione industriale  e  addestramento professionale al monitoraggio ambientale.

L’iniziativa è stata presentata ufficialmente venerdì 24 giugno nella sede della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì dal  Presidente Piergiuseppe Dolcini alla presenza del Rettore dell’Alma Mater Pier Ugo Calzolari e del Presidente del Polo scientifico-didattico di Forlì Guido Gambetta. Sono intervenuti anche il Preside della Facoltà, Franco Persiani e il Direttore del Centro "Ercole De Castro" Giorgio Baccarani.


Presenti per il Comune l’Assessore alla Cultura e Università Gianfranco Marzocchi e, per la Camera di Commercio e l’Associazione Industriali di Forlì-Cesena i rispettivi Vice Presidenti, Alvaro Attiani e Paolo Celli.

Numerose, e tutte di rilievo, le possibilità di ricerca scientifica che possono essere messe in atto.

Nello specifico:

1. Sviluppo di motori Diesel aeronautici di derivazione automobilistica per aviazione generale e  velivoli senza pilota (applicazioni per es. in AGRICOLTURA,  TURISMO)

2.  Sviluppo di aeroplani e elicotteri automatici per il monitoraggio ambientale (es. collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia  per il monitoraggio delle attività vulcaniche).

3. Microsatelliti della serie AlMaSat. Progettazione e lancio di microsatelliti per esperimenti  a budget ridotto. Si prevede il primo lancio nel 2006.

4.  CAD e Realtà virtuale:  progetto per la realizzazione di stazioni di terra per velivoli senza pilota, visualizzazione tridimensionale in scala di grandi oggetti (Applicazioni nel campo del design, della progettazione industriale e dell’addestramento professionale).

5. Utilizzo di aeroplani per il monitoraggio della qualità dell’aria e prove di atterraggi con strumentazione GPS (Global Positioning System)

6. Sensori elettronici per fluidodinamica applicata: Realizzazione di un sistema distribuito di sensori in grado di misurare la pressione di un fluido (aria/acqua) su un corpo aerodinamico. Applicazioni nel campo dell’aeronautica e della nautica (sia vela che scafo).

7. Selezione impedenziometrica delle granaglie.
Macchina per selezionare granaglie in linea di produzione basata sull’impiego di sensori     elettronici di nuova concezione. E' una ricerca caratterizzata da forte valenza applicativa, e da potenziali ricadute sul territorio.

8. Studio e sviluppo di sensori molecolari basati su nanotecnologie.


Lo scopo è quello di progettare e costruire minuscoli dispositivi che, coniugando circuiti elettronici e materiali biologici,  forniscano nuovi rivoluzionari strumenti alla farmacologia, alla diagnostica clinica,  al monitoraggio ambientale e  alla sicurezza civile.


Col termine "nanotecnologie" si intende oggi quel processo di convergenza tra discipline diverse al fine di realizzare sistemi dove convivono componenti elettronici, meccanici, biologici, ecc. , tutti caratterizzati dall’avere dimensioni molto inferiori al micron (quindi nanometriche: un nanometro corrisponde ad un miliardesimo di metro). In questo campo le tecnologie elettroniche giocano un ruolo fondamentale in quanto hanno goduto di un processo continuo di riduzione delle dimensioni dei componenti che ha avuto inizio 40 anni fa ed che ha portato oggi a dimensioni tipiche dei componenti di decine di nanometri. La sfida principale in questo campo riguarda l’integrazione fra elettronica e "scienze della vita" (biologia, ecc.) al fine di costruire sistemi miniaturizzati che abbiano un impatto rivoluzionario su fondamentali aspetti della società moderna quali la salute ed il benessere dell’individuo.