Il Codice delle ispezioni e verifiche tributarie

Un quadro delle verifiche fiscali nei diversi settori impositivi, con particolare riferimento alle imposte sui redditi e all’imposta sul valore aggiunto, senza trascurare i settori del diritto doganale e delle accise nonché delle verifiche internazionali e della cooperazione amministrativa. Sono questi i temi che affronta "Il codice delle ispezioni e verifiche tributarie" il testo curato dai professori Victor Uckmar (emerito dell'Università di Genova) e Francesco Tundo (associato di diritto tributario nella Facoltà di Economia dell'Università di Bologna) per la casa editrice La Tribuna di Piacenza.

Il testo, più un manuale che un compendio di leggi, è stato realizzato coinvolgendo trenta autori, tra docenti, ricercatori, professionisti e ufficiali della Guardia di Finanza.

La prima parte è dedicata alla trattazione dei diritti fondamentali del contribuente, privilegiando la valorizzazione dei principi di buona fede, di affidamento e di collaborazione che dovrebbero caratterizzare il rapporto tra cittadino e Fisco in virtù delle più recenti elaborazioni normative, dottrinali e della prassi.

La seconda parte è interamente dedicata alla verifica in senso proprio e consiste in un'ampia trattazione della normativa comunitaria e nazionale che disciplina i poteri dei verificatori  e i presupposti del loro esercizio. Sono affrontati i meccanismi di avvio della verifica, anche al fine di offrire uno strumento di analisi e comprensione delle dinamiche interne ai soggetti ad essa preposti. Si esaminano poi in maniera sistematica i poteri degli Uffici tributari, dall’accesso domiciliare all’accertamento bancario, con specifica attenzione sia ai profili  di legittimità, analizzati grazie a un vasta e puntuale panoramica della giurisprudenza, che ai profili più strettamente operativi.

La terza parte del Codice è focalizzata sui risultati dell’attività di verifica, con particolare attenzione agli atti endoprocedimentali che caratterizzano questa fase dei rapporti tra l’Amministrazione finanziaria a il contribuente. Sono pertanto trattati, sotto il profilo dei requisiti formali e degli elementi contenutistici, i due atti tipici in cui si sostanzia l’attività di verifica – il processo verbale di verifica e il processo verbale di constatazione – evidenziandone le caratteristiche principali e i tratti distintivi. Sono stati affrontati i possibili spazi collaborativi tra Fisco e contribuente analizzando gli strumenti partecipativi e l’applicazione dei principi di cooperazione e di buona fede nella fase di chiusura delle verifiche fiscali. Si è infine fornita un’analisi dei difficili e discussi rapporti tra risultanze dell’attività di verifica e utilizzabilità in sede di accertamento o, ancora, giudiziale, con un’ampia panoramica delle tendenze giurisprudenziali, anche di quelle più recenti, e degli orientamenti dottrinali.