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L’ambasciatore del Kazakistan in visita all’Università di Bologna

Organizzazione museale, sanità, agricoltura, formazione, progetti di ricerca sono alcuni dei temi discussi durante l’incontro con la delegazione bolognese.
Bandiera del Kazakistan

Il Kazahstan, o all’italiana il Kazakistan, è un crocevia culturale che si avvia a diventare uno dei grandi produttori mondiali di idrocarburi. Un paese che ben accetterebbe la definizione di Paese "emergente" che, a fronte di una spaventosa depressione economica, vede nel suo futuro enormi potenzialità e guarda alla vecchia Europa, con crescente interesse. In questo contesto si è inserita la visita, il 23 agosto, dell’Ambasciatore plenipotenziario Dusein Kaseinov presso il nostro Ateneo.

Ad accoglierlo una delegazione che comprendeva il prof. Giovanni Poglayen, della Facoltà di Medicina veterinaria, il dott. Giulio Amatucci, Presidente della Camera di Commercio italo-kazaka e il dott. Luciano Giovannetti, responsabile del progetto Rotary per la lotta alla rabbia ed all’Idatidosi. Il Prorettore per le Relazioni Internazionali prof. Roberto Grandi ha fatto gli onori di casa. Nell’incontro si è parlato di organizzazione museale, di sanità, di agricoltura, di preparazione di tecnici nei settori più disparati, di progetti di ricerca integrati in considerazione del fatto che la UE considera il Kazakistan fra i paesi terzi che possono vantare un "cooperation agreement".

L’ambasciatore, ex ministro della cultura, è stato quindi accompagnato alla Facoltà di Medicina veterinaria dove ha potuto apprezzare l’organizzazione della biblioteca centralizzata G.B.Ercolani ed il suo fondo librario. Ma la visita ha permesso di affiancare alla dimensione storica anche quella innovativa ed è proseguita con la visita dell’Azienda zootecnica dove il computer è responsabile dell’intera gestione della mandria di vacche da latte, compreso il loro benessere. C’è infatti persino uno spazzolone che, a comando, gratta loro la schiena.