Bonifica dei sedimenti contaminati: l'Alma Mater forma nuovi esperti

La caratterizzazione, la gestione e la bonifica dei sedimenti contaminati sono ormai temi d’attualità. Li collocano in tale posizione il volume dei materiali da gestire (30 milioni di tonnellate ogni anno solo in Europa) e l’elevato costo delle tecnologie per smaltirli. Due aspetti che rendono urgente l’elaborazione di procedure più economiche e nel contempo meno invasive dal punto di vista ambientale.

Su questa via si inseriscono le due summer school tra l'8 e il 14 settembre a Genova (Magazzini dell’Abbondanza, Porto Antico) sotto il coordinamento del prof. Fabio Fava (Università di Bologna) e del prof. Pietro Canepa (Università di Genova). "Innovative approaches to the management and physical & chemical remediation of contaminated sediments" e "Bioavailability and microbial transformation of pollutants in sediments and innovative approaches to stimulate their microbial degradation" sono i nomi di questi due programmi formativi a cui parteciperanno complessivamente 57 giovani tra giovani ricercatori ed ingegneri operanti presso Università, Centri di Ricerca, Enti di controllo ed Aziende pubbliche e private di 14 diversi paesi, di cui 9 Europei (Italia, Spagna, Belgio, Olanda, Svizzera, Austria, Grecia, Repubblica Ceca, Germania) e 5 non europei (Russia, Turchia, Serbia-Montenegro, Giappone, Sud Africa).

Nel corso delle giornate di lezione, animate da 21 relatori, si spazierà dai nuovi approcci all’assessment delle aree portuali contaminate, al dragaggio e alla bonifica ex-situ e in situ con tecniche chimico-fisiche dei sedimenti contaminati, per arrivare alle più moderne tecniche di biomonitoraggio e di bonifica biotecnologica di sedimenti.

I partecipanti alle scuole potranno presentare le loro attività di ricerca e di monitoraggio attraverso poster e presentazioni orali. I poster saranno valutati e premiati; agli autori di questi poster saranno riconosciuti crediti formativi internazionali (ECTS).