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Gli uffici del contenzioso sbarcano su Web

Pagine web ad accesso riservato ospitano sentenze di comune interesse per gli uffici del contenzioso. Uno spazio virtuale dove gli esperti di diversi atenei possono fare rete.
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L’Ateneo di Bologna è capofila di un progetto, nato per creare un ambiente web ad accesso riservato destinato agli uffici legali di tutti gli atenei italiani. Uno spazio per scambiare, in tempo reale, provvedimenti giurisdizionali inediti, ma anche per favorire la collaborazione tra le persone, dando vita ad una web community di esperti inter-ateneo.

A poco più di un mese dalla messa on line dello spazio virtuale Giurisprudenza in Rete sono già 28 (su 70) le università che stanno dando vita ad una nuova comunità. Più di 80 persone che operano negli uffici del contenzioso dei diversi atenei.

Un’esigenza sempre più avvertita, quella di conoscere le numerose decisioni di Corti e Tribunali che spesso rimangono inedite e invece costituiscono precedenti decisivi per la trattazione di numerose vertenze. "Di qui l’idea che ha avuto il nostro Ateneo", spiega Eugenio Starnini, responsabile dell’ufficio per la gestione del contenzioso del lavoro, che ha curato il progetto nato in seno all’Area affari legali e rapporti con Servizio Sanitario Nazionale, diretta da Sanzio Gamberini e in particolare all’interno del Settore per gli Affari Legali, di cui è responsabile Annalisa Mazzotti.

In cosa consiste Giurisprudenza in Rete? In una serie di pagine web ad accesso riservato, realizzate insieme alla Direzione e Sviluppo delle Attività Web di Ateneo, in cui sono pubblicate sentenze di comune interesse per gli uffici del contenzioso. Una banca dati, insomma, aggiornata e alimentata dalla partecipazione degli stessi atenei che sono invitati a segnalare a quello bolognese le sentenze che poi si possono ritrovare, ordinate e massimate (cioè riassunte), accendendo al sito stesso. "Un progetto sperimentale – prosegue Starnini – sopratutto perché il successo del progetto dipende da diversi fattori, tra cui, il principale è l’adesione e la partecipazione attiva dei colleghi avvocati delle diverse amministrazioni". E in questo senso, l’adesione di altre realtà in tempi rapidi e le segnalazioni che danno vita allo spazio virtuale in questo primo mese di vita, testimoniano secondo Starnini "un certo entusiasmo nel progetto".

Non è difficile intuire gli obiettivi immediati della messa online di questa raccolta: "il miglioramento dell’efficienza degli uffici del contenzioso che potranno reperire materiale in un unico punto e trovare più rapidamente risposta ai propri quesiti", disponendo di materiali che fino ad oggi si trovavano spesso solo massimati e per di più a distanza di mesi dalla loro pronuncia. Ma al di là della raccolta e della categorizzazione c’è un altro valore aggiunto che il progetto porta con sé. La lista dei partecipanti, con tanto di recapiti e specializzazioni, costituisce un primo  importantissimo nucleo di comunità. Insomma gli atenei, o meglio una parte molto specialistica delle loro amministrazioni, fanno rete e si scambiano esperienze. "Ciascuno degli addetti che ha accesso all’area può rapidamente mettersi in contatto con i colleghi – conclude Starnini – sapendo immediatamente chi fa che cosa". Completa il quadro una sezione news che rappresenta un’agenda specialistica e aggiornata di appuntamenti, anch’essi segnalati dagli atenei che hanno già aderito al progetto. E c’è anche la possibilità di ricevere un avviso ogni volta che sul sito compare una novità. Una sorta di abbonamento mirato ai contenuti di proprio interesse, che vengono segnalati direttamente nella casella di posta elettronica di chi ne fa richiesta.