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La trattativa sindacale riparte

Ritirata la disdetta formale del contratto per favorire il raggiungimento di una soluzione negoziata.
Incontro d'affari

ll tavolo delle trattative tra l’Ateneo e le parti sindacali sul tema del contratto integrativo è nuovamente aperto. L’Ateneo ha infatti ritirato la disdetta formale del contratto stesso, proprio per far ripartire la trattativa in tempi stretti. La comunicazione ai rappresentanti sindacali è stata data oggi dall’Ateneo al fine di ridimensionare già sul tavolo negoziale, in tempi ristretti, l’effetto della disdetta.

Il tema delle disdetta del contratto integrativo del 2005, atto formale resosi necessario in base alla legge Finanziaria per il 2006, entrerà a far parte dell’incontro già previsto tra l’Ateneo e le parti sindacali per il 13 marzo (data prevista per la presentazione della piattaforma di Parte pubblica per il rinnovo del contratto integrativo) per poi continuare nel corso del primo incontro di trattativa con le Parti sindacali (20 marzo p.v.).

L’atto del ritiro della disdetta è stato oggi assunto nella volontà di favorire la ripresa del dialogo ed individuare una soluzione negoziata con riguardo agli effetti derivanti dalla nuova Legge Finanziaria legati al prolungamento nel 2006 del contratto integrativo 2005.

"Tutto ciò - afferma il professor Sandro Mainardi, delegato del Rettore per le relazioni sindacali - è stato fatto confidando nella consapevolezza da parte delle Organizzazioni Sindacali che la ricerca di una soluzione negoziata è cosa opportuna e necessaria".

Il prof. Mainardi riassume così la vicenda del contratto integrativo dei dipendenti dell’Università: "L’Amministrazione ha dato il 21 febbraio scorso formale disdetta dell’accordo integrativo per il 2005 scaduto il 31/12/05, sulla base delle previsioni contenute nella legge finanziaria per il 2006, in base alla quale «a decorrere dall’anno 2006 l’ammontare complessivo dei fondi per il finanziamento della contrattazione integrativa (…) non può eccedere quello previsto per l’anno 2004 come certificato dagli organi di controllo». Si tratta di un atto certamente rilevante poiché preso unilateralmente, ma che non era diretto ad innalzare il livello di conflittualità con i Soggetti Sindacali.

E’ opportuno sottolineare che con tale atto, così come previsto nel contratto stesso, le disposizioni contrattuali e, pertanto, le varie indennità (es. indennità per oneri, rischi o disagi particolarmente rilevanti; indennità di responsabilità e risultato, ecc.) non sarebbero venute meno né sospese, in quanto sarebbero rimaste integralmente in vigore fino alla sottoscrizione del nuovo contratto integrativo.

Faceva eccezione unicamente l’indennità mensile accessoria, che assorbendo gran parte del fondo destinato al salario accessorio avrebbe, se corrisposta nel corso dei prossimi mesi, pregiudicato la concreta possibilità di corrispondere tutte le altre indennità. In ogni caso il tavolo ora si riapre, con l’obiettivo di raggiungere una buona intesa".