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Kumbaproject e l’ingegneria senza frontiere

Un incontro e una mostra per raccontare l’esperienza di alcuni studenti che si sono recati in Camerun per collaborare con il locale servizio sanitario.
Africa

Ingegneria promuove giovedì 2 marzo, alle ore 17.30, presso le sede della Facoltà, in via Rasi e Spinelli 176, una nuova iniziativa di sensibilizzazione sulle problematiche dei paesi in via di sviluppo. Il gruppo di "Ingegneria senza frontiere, gruppo di Ingegneria Biomedica", della II Facoltà di Ingegneria, ha organizzato un momento di ascolto, per raccogliere l’esperienza di una studentessa della Facoltà di Medicina di Ferrara, dell’associazione SISM, Segretariato Italiano Studenti medicina, per il Kumbaproject.

Lo scopo del Kumbaproject è l'invio di studenti a Kumba (Camerun) con l'obiettivo di collaborare con il servizio sanitario camerunense sostenendo e affiancando nella pratica clinica il personale medico locale. Inoltre, il progetto è mirato a migliorare le condizioni sanitarie delle comunità rurali della periferia di Kumba, attraverso campagne itineranti di informazione igienico-sanitaria condotte in collaborazione con i referenti locali.

L’evento rientra in una serie di iniziative promosse dalla sede cesenate di "Ingegneria senza Frontiere", che si è formata recentemente e che vede la partecipazione già di una quindicina di interessati, tra studenti e personale tecnico-amministrativo e docente. L’idea partita proprio dal desiderio di essere vicino ai più bisognosi e di rendere presente la situazione di necessità diffusa in molti paesi del globo, è nata dall’esperienza di uno studente della Facoltà che ha svolto un tirocinio in un laboratorio di protesi biomedicali in Africa.

Oltre all’incontro, attualmente è in corso una mostra sui progetti realizzati da "Ingegneria senza Frontiere" di Bologna. L'esposizione è ospitata all’interno delle sedi della Facoltà di Ingegneria, in via Genova 181 e in via Rasi e Spinelli 186.