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Arrivano 700 nuovi dottorandi

Metà di loro avrà la borsa di studio. Priorità alle attività di ricerca ma anche facoltà di supportare la didattica.
Ricercatori in laboratorio

Una infornata di quasi 700 dottorandi sta per arrivare all'Ateneo di Bologna. L'Alma Mater ha infatti pubblicato il bando di concorso per i dottorati di ricerca per il prossimo anno accademico che scade il 25 settembre prossimo. Per circa la metà dei posti sono disponibili borse di studio. I vincitori del bando, che studieranno per tre anni per conseguire il titolo di "dottori" (riconosciuto in tutto il mondo), faranno ricerca, scriveranno libri, lavoreranno alla loro tesi. Ma saranno anche di aiuto ai docenti. Quando le borse di studio sono erogate per una specifica ricerca il dottorando sarà vincolato a quella attività, si legge nel bando, ma se il collegio dei docenti è favorevole, si potrà anche svolgere attività didattica: lezioni, dunque e interrogazioni agli studenti che devono sostenere gli esami.

Chi ha la borsa di studio, oltre a non pagare la retta annua (che è di circa 550 euro) riceve una sorta di stipendio, che si può aggirare sui mille euro. Gli altri, invece, devono provvedere per sé. Le candidature, quasi 700, contano dunque per più della metà dei casi sulle borse di studio erogate dallo stesso ateneo di Bologna o da sedi consorziate di altre città: da Padova a Firenze, da Venezia a Pisa, Napoli o Roma. Ma ce ne sono anche diverse nate in collaborazione con università straniere, europee e d'oltremare. Altre ancora, soprattutto per le aree scientifiche come i trasporti, il risparmio energetico, i materiali avanzati o le telecomunicazioni per ingegneria, sono riservate a progetti specifici e sono finanziate tramite decreti ministeriali.

I posti vanno da un minimo di quattro per materia a un massimo di una ventina. Nutriti i posti per le ricerche in materie scientifiche ed economiche: fisica (22), scienze statistiche (10), scienze politiche (12), geofisica ed economia (12), direzione aziendale, scienze della terra, tutela e gestione risorse ambientali, scienze chimiche e farmaceutiche (10), scienze per la conservazione (16), biologia funzionale dei sistemi cellulari (14), ingegneria elettronica e informatica delle telecomunicazioni (18), automatica e ricerca operativa (12). Le materia umanistiche, dalla filosofia alle lingue fino alla letteratura hanno una media di 4/6 posti per materia.