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Copertina del libro di Pietro Sergi Interneide

Interneide

Autore: Pietro Sergi

Editore: Il Filo

Prezzo: 15 euro

"Fantanalisi di uno strano viaggio nel tempo" è il sottotitolo del romanzo umoristico in cui Internet è il vero protagonista. Il mondo virtuale – con i suoi vizi e le sue virtù – dove approdano da un mondo paradisiaco gli Sfiganauti.

C’era una volta un regno felice. Non c’era il denaro, non c’erano tensioni con altri popoli, non c’erano lotte per il potere e i pirati avevano escogitato un sistema di pesca che permetteva loro di fare incetta di pesce e di donarlo alla popolazione. Tutto era armonia fin tanto che non cominciarono ad arrivare strane aggregazioni da altri regni. Tra queste nuove genti il più forte prevaricava gli altri per ottenere il potere e tutti cercavano il modo di imporre la propria libertà. "Il concetto di libertà che essi cercavano in tutti i modi di far passare – scrive Pietro Sergi in Interneide, il romanzo che descrive tale mondo - era questo: "La mia libertà non finisce dove comincia la tua, no; è la tua che finisce dove comincia la mia, cioè, subito".

Le lotte intestine che ne conseguirono furono la fine del regno felice, della pacifica Sfigalandia. Ma anche l’inizio dell’Interneide, la fuga degli Sfiganauti dal loro eden corrotto dai ladri dei dolci. Una fuga che Pietro Sergi, tecnico amministrativo dell’Università di Bologna, racconta in tono sarcastico. Gli Sfiganauti scappano infatti avanti nel tempo in un’era che assomiglia molto alla nostra. Il loro viaggio procede su un quadrifibio, l’unico mezzo in grado di viaggiare in terra, in acqua e in aria, sfuggendo così ai vincoli delle No fly zone. E il loro peregrinare si conclude con un incidente, un attracco fallito al CPA, il Centro di Prima Accoglienza di Lampedusa. Un’isola tanto diversa dal vecchio mondo degli Sfiganauti, un’isola dove non ci sono né piantagioni né botteghe artigiane, ma solo discount dove i polli nascono già cotti e pronti per essere mangiati.

Nel nuovo mondo tanto simile al nostro dove gli Sfiganauti approdano, Sergi ambienta le storie legate alle incongruenze del mondo moderno e in particolare alla rete. Gli Sfiganauti, persa la possibilità di vivere assieme, si ritrovano nella rete. E’ il loro Essere Supremo, fuggito al seguito del suo popolo, a invitarli un giorno nella Piazza Virtuale: "L’Essere Supremo – racconta Sergi – si munì anch’egli di computer e cominciò a comunicare con loro. A un certo punto, mandò a tutti un messaggio in cui diceva un bel forum politico che si chiamava Piazza Virtuale e ne postò il link consigliando a tutti di parteciparvi. Uno a uno i nostri cominciarono a sbarcare sulla piazza, sia per curiosità, sia perché alla ricerca di nuove esperienze: visitare un nuovo sito corrispondeva, per loro, a fare un viaggio in una terra sconosciuta".

Dall’entrata nella Piazza Virtuale in avanti, tutto diventa un gioco di nickname, di proiezioni del sé spesso contraddittorie. "Racconterò – spiega l’autore al lettore nella prefazione – di password, faccine e multinick. Userò sigle e diminutivi come il tempo e le mode mi imporranno. Racconterò di evoluzioni e tecnologie, di nuove repubbliche e di alta politica". Il momento più caldo della storia sarà il 25 ottobre 2004: il giorno della conquista del web...