Autore: Patrizia Dogliani
Editore: Bruno Mondadori
Prezzo: 12 euro
E’ a partire dal Settecento che la questione giovanile emerge come categoria sociale tanto che si parla di una vera e propria "invenzione" della gioventù in età moderna. Lo studio di Patrizia Dogliani, docente di Storia e cultura dell’Europa contemporanea, prende le mosse dai rapporti tra le generazioni nella storia occidentale del XIX e XX secolo, presenta i principali modelli di organizzazione giovanile in campo politico e associativo e illustra le principali politiche sociali messe in atto da paesi europei e dagli Stati Uniti per fronteggiare il cosiddetto disagio giovanile.
"Questo lavoro – scrive l’autrice – non ha la pretesa di essere esaustivo, di colmare i tanti vuoti ancora esistenti nelle conoscenze italiane sulla storia della questione giovanile. Intende essenzialmente fare il punto sullo stato della questione e suggerire alcuni argomenti degni di futura attenzione da porte di ricercatori, insegnanti e lettori e vuole tracciare direzioni d’indagine". Molti i fenomeni passati in esame: dall’Europa degli studenti allo scoutismo, dalle organizzazioni dei giovani sotto il fascismo alla Resistenza non solo italiana. E ancora i giovani e la politica, i giovani e la rappresentanza, i giovani e il mercato del lavoro.