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"Mancano le risorse, me se avremo coraggio ce la faremo"

Il Rettore, a margine della presentazione della campagna del cinque per mille 2007 parla del bilancio. E annuncia che l'Ateneo è al lavoro per elaborare importanti misure strutturali.
Rettore

Si parla di 50 milioni di euro perduti nel giro di due, tre anni. Senza contare il sottofinanziamento dell’Università di Bologna che si aggira, questo invece da anni, attorno al 13%. Un’evidente erosione della possibilità di innovazione e una riduzione ai minimi termini dei margini per la ricerca. In più, la notizia è di questi giorni, non ci sono novità sul Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) previsto dall’ultima Finanziaria che per il nostro Ateneo è corrispondente a quello del 2006 (379 milioni di euro), che fa di fatto mancare il riequilibrio per Bologna. "Con una situazione come questa – si sfoga Calzolari – sono indispensabili interventi strutturali".

Ma subito avverte che l’Ateneo sta lavorando in tutt’altra direzione perché ad arrendersi non ci pensa proprio. "Se avrà coraggio questo Ateneo ce la farà". E aggiunge il Rettore "stiamo rivisitando punto per punto il bilancio a caccia di ulteriori riduzioni di sprechi, ma soprattutto a caccia di ulteriori risorse".

Un gruppo di lavoro che non ha eguali in Italia si sta confrontando con un ambizioso progetto. "Sta proiettando lo stato finanziario dell’Università nei prossimi dieci anni (dal 2008 al 2018) ponendo come ipotesi iniziale la mancanza di risorse aggiuntive in entrata, valutando gli scenari con diverse ipotesi di finanziamento".
 
"Tra due settimane, presenterò 12 misure strutturali per intervenire sull'allocazione delle risorse- annuncia Calzolari. Le altre misure potrebbero riguardare ad esempio il risparmio energetico, l'alienazione di beni non indispensabili, un nuovo regime degli appalti, come l'accorpamento delle gare, i pre-pensionamenti". Alcune di queste misure il Rettore le ha anticipate ieri mattina in Senato. "Ho spinto perché il Senato assuma atteggiamenti coraggiosi. Ma io sono sicuro che vedremo la luce in fondo al tunnel" è la sua conclusione.