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Il Rettore sulla "salute finanziaria" dell’Ateneo

Pier Ugo Calzolari torna sulla questione finanzaria dell'Ateneo a seguito di alcuni articoli comparsi sulla stampa in questi giorni.
Rettore "Devo intervenire di nuovo sulla questione della salute finanziaria dell’Ateneo perché, tra battute decontestualizzate, amplificazioni, estrapolazioni nonché attacchi accademici estemporanei si è perduto il senso dell’informazione resa alla stampa in occasione dell’incontro dedicato ad illustrare le iniziative del 5 per mille a vantaggio dell’Ateneo. Che la situazione dell’università italiana, in generale, sia molto critica è cosa che tutti dovrebbero conoscere: non a caso il Presidente Prodi ne ha fatto oggetto di uno dei 12 punti del documento programmatico di questa nuova fase del suo Governo.

Dopo avere beneficiato di qualche anno di respiro in più, grazie al rigore del suo bilancio,  oggi anche l’Alma Mater  si trova ad affrontare una difficile congiuntura finanziaria.

In una lettera che ho inviato proprio attraverso questo Magazine a tutto il corpo accademico, docente e tecnico-amministrativo, nello scorso gennaio, la situazione è stata illustrata con tutti i dettagli finanziari necessari per comprenderne l’evoluzione negli ultimi anni.

Nulla di nuovo è intervenuto da allora, salvo il lavoro dell’apposito gruppo di esperti incaricati di simulare l’andamento del bilancio per i prossimi 10 anni in relazione alle diverse ipotesi di misure di carattere strutturale che abbiamo immaginato per fronteggiare l’emergenza. I risultati di questo gruppo di lavoro certifica quanto per altro era facilmente immaginabile, e cioè che in assenza di nuove risorse in ingresso e di misure fortemente innovative per la riallocazione di quelle attuali la situazione finanziaria si deteriorerà rapidamente.

I non pochi struzzi accademici avrebbero preferito che il Rettore fosse meno esplicito: avrebbero preferito in sostanza nascondere la testa nella sabbia. Io preferisco parlare chiaramente ai miei colleghi, anche perché so di potere affermare, come feci nel corso della conferenza stampa, che questo Ateneo possiede tutte le energie intellettuali e morali per fronteggiare la difficile situazione. Dunque, il mio è un messaggio di ragionevole ottimismo, nella stessa linea già rappresentata all’Ateneo nello scorso dicembre.

Dissi l’altro giorno e ripeto quest’oggi che noi ce la faremo, a condizione che non si tenti di strumentalizzare le oggettive difficoltà che attraversiamo per scopi che poco hanno a che fare con la sostanza delle cose. Non giovano, per esempio, i molti dati imprecisi o incomprensibili riferiti negli  interventi di alcuni universitari.

Riprenderò in dettaglio le singole questioni sollevate in un prossimo articolo che verrà pubblicato sul Magazine dell’Università.