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Progetto TERA: un gruppo di ricerca internazionale al lavoro sulle scelte di politica economica dell'Unione Europea

Giunto al suo secondo anno di attività, il progetto TERA prosegue con successo. L'Ateneo di Bologna coinvolto a 360° nella coordinazione del gruppo di ricerca internazionale impegnato nello studio del miglioramento delle condizioni  economiche delle aree rurali europee più disagiate
Immagine satellitare dell'Europa

Il progetto TERA ha preso il via nel luglio del 2005 grazie al finanziamento dell'Unione Europea e sotto la coordinazione del Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università di Bologna.
TERA, acronimo di Territorial Aspects of Enterprise Development in Remote Rural Areas, viene a configurarsi come un programma di ricerca finalizzato allo sviluppo imprenditoriale delle aree periferiche europee.

Il progetto, giunto al suo secondo anno di attività e destinato a concludersi nel 2008, si avvale della collaborazione dell'Università di Aberdeen (Business School), dell’Università di Helsinki (Department of Economics and Management), dell’Università di Patrasso (Department of Economics), dell’Istituto di Stato di Economia Agraria di Riga e dell'Istituto di Ricerca di Economia e Agricoltura di Praga.

"Oggetto principale della ricerca - spiega la Prof.ssa Anna Soci, responsabile del Progetto - è valutare se le attuali politiche dell'Unione Europea in tema di sviluppo delle aree periferiche siano le più adatte o se se ne possano individuare altre".

"Lo sviluppo non deve essere necessariamente imprenditoriale, almeno nella più usuale accezione 'industriale' - ha concluso la Prof.ssa Soci – bensì la sfida è capire quale sia la forma più idonea alle caratteristiche fisiche, geografiche e territoriali delle aree individuate".
Il percorso di ricerca ha portato alla realizzazione di diversi elaborati, già a disposizione dell'Unione Europea.

Attualmente si sta procedendo alla valutazione e alla successiva comparazione delle differenze emerse nelle aree analizzate. Ciò cui mira questo gruppo di ricerca internazionale è fornire suggerimenti di politica economica per un futuro di espansione e miglioramento delle condizioni di vita in queste aree, ma è anche contribuire a mantenere l’Ateneo al centro della scena Europea della ricerca.

"Il contributo specifico dell'Ateneo - ha spiegato la Prof.ssa Soci - e'  duplice: dal punto di vista scientifico, in primo luogo, ma anche dal punto di vista del management, con una importante opera di disseminazione dei risultati."
Testimonianza di questo è l’ampia produzione scientifica già a disposizione (si veda il sito web del progetto) e l’impegnativo lavoro di coordinazione svolto dall'Ufficio per le Relazioni Internazionali, in primo luogo dalla Dr. Alessandra Malavolta, e dalla Dr. Beatrice Capacci (quest'ultima responsabile della segreteria del progetto sotto la supervisione della Prof.ssa Soci).

Conferenze, meetings di lavoro, preparazione dei report scientifici, rapporti con i partners, con l'amministrazione e l'Unione Europea sono stati gestiti dall'Ateneo.