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La salute dell'ambiente dalla Puglia al Trentino

Si sono conclusi i laboratori interdisciplinari che ogni estate il Corso di Laurea Specialistica in "Scienze per l’Ambiente ed il Territorio" di Ravenna organizza per i propri studenti.
natura

Due laboratori uno al mare in Puglia e l'altro in montagna in Trentino.

Il laboratorio interdisciplinare dell’indirizzo marino, coordinato dal professor Giovani Gabbianelli, docente di Geologia Marina ha analizzato la costa marina del Molise e della Puglia. In particolare sono state condotte attività ed esperienze teorico-pratiche per l’acquisizione di dati ambientali al largo di Termoli (dove, su fondali di 70-80 metri, sono attive alcune piattaforme per lo sfruttamento di idrocarburi), nella Laguna di Lesina e in alcune aree circostanti. Zone queste ultime con importanti caratteristiche e valenze ambientali, culturali e produttive.

Supportato da Edison Spa e dal "Centro Ecosistemi Costieri e Lagunari" del Cnr-Ismar di Marina di Lesina, il laboratorio - della durata di cinque giorni - ha coinvolto otto studenti e dieci tutor. I ragazzi hanno effettuato diversi campionamenti di benthos e acqua nell’area lagunare, rilievi topografico-sedimentologici della duna presso il litorale di Vasto e acquisito numerosi dati relativi sia ai parametri fisico-chimici e fisico-oceanografici della colonna d’acqua che geomorfologico-sedimentologici dei fondali circostanti il campo petrolifero off-shore "RospoMare", ubicato all’incirca 15 miglia al largo di Termoli. Questi ultimi rilievi hanno comportato l’imbarco degli studenti su mezzi navali, gratuitamente messi a disposizione da Edison Spa e operativi 24 ore su 24 nell’arco di tre giorni.

Il laboratorio interdisciplinare dell’indirizzo terrestre della laurea specialistica, diretto dal professor Enrico Dinelli, docente di Geochimica, si è invece svolto nel comune di Rumo, in un gruppo di frazioni nella parte settentrionale della Val di Non, in Trentino, al confine con la provincia autonoma di Bolzano. Alle attività hanno partecipato 13 ragazzi, accompagnati da quattro docenti delle aree geologica, ecologica e chimica. Obiettivo delle attività era di fare prendere familiarità ai ragazzi con pratiche di campionamento ed analisi sul campo (sulle acque; la macrofauna bentonica, vale a dire gli organismi che vivono tra i sassi, nel sedimento di fiumi e torrenti; le rocce) che potranno eventualmente essere svolte in una futura attività professionale.

A queste attività sul campo si sono aggiunte attività di "laboratorio" svolte nei locali dell’auditorium comunale dedicate a completare e integrare i dati già ottenuti. Il lavoro è durato sei giorni e ha avuto un’appendice successiva quando presso i laboratori ravennati i ragazzi hanno discusso i risultati ottenuti con l’obiettivo di contribuire alla definizione dello "stato di salute" del territorio del comune di Rumo. I risultati hanno evidenziato un territorio in buono stato, anche se i corsi d’acqua mostrano una qualità non ottimale sia da un punto di vista bio-ecologico che chimico.

Si tratta comunque di risultati parziale da confermare con indagini più approfondite.