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Inaugurazione della nuova Biblioteca del Polo di Rimini

Sarà il Magnifico Rettore Pier Ugo Calzolari ad inaugurare, il 24 settembre 2007, la nuova sede, in via Vittime civili di guerra 5, della Biblioteca del Polo didattico-scientifico di Rimini, fino a maggio scorso ospitata nella sede del Polo.
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Non c’è dubbio che l’apertura della nuova sede della biblioteca universitaria di Rimini rappresenti un passo significativo nel radicamento in città dell’Alma Mater. Si tratta come ha sottolineato  la dirigente del Polo di Rimini, Anna Maria Bazzocchi "del raggiungimento di un obiettivo strategico la cui realizzazione mi è stata affidata dall’Ateneo qualche anno fa". Premesse indispensabili per centrare questo obiettivo sono state l’individuazione degli spazi e la creazione di sinergie con le istituzioni cittadine, soprattutto la Biblioteca Civica Gambalunga.

L’edificio prescelto sorge esternamente alle mura malatestiane in via Vittime civili di guerra, a circa duecento metri dalla sede centrale del Polo di Rimini, a metà strada tra la via Angherà e la sede della Facoltà di Farmacia, presso il ponte dei Mille. Un ampio spazio verde, di 450 metri quadri, antistante la struttura  e disponibile agli studenti e al pubblico, conferisce inoltre maggiore accessibilità, con vantaggi un po’ per tutte le attività.

Si tratta di una realizzazione ormai improcrastinabile se si considera di quanto in questi anni il Polo scientifico-didattico riminese abbia ampliato la propria offerta didattica, e di quanto sia aumentato di conseguenza il numero degli studenti. Dai 353 iscritti al corso di laurea di Economia (era l’unico nel 1993), si è passati ai 5644 iscritti nel 2006, suddivisi tra 19 corsi di laurea, appartenenti a 8 diverse facoltà, di cui l’unica presente con le sue strutture a rimini è quella di Economia. Domanda notevolmente cambiata dunque e problemi nuovi da affrontare, sia per quel che riguarda gli spazi, sia per i documenti da acquisire e i servizi da organizzare. Solo per citare qualche cifra, il patrimonio librario è passato dai circa 4000 volumi dei primi anni Novanta ai più di 25.000 attuali. Occorreva rispondere a questi nuovi bisogni e l’Ateneo di Bologna ha impegnato perciò notevoli risorse finanziarie permettendo, con la nuova dislocazione della biblioteca, di alleggerire anche la struttura centrale.

A disposizione degli utenti ci sono ora circa 1.000 metri quadri di spazio biblioteca (erano 197), di cui 300 metri quadri destinati agli uffici, mentre i posti lettura sono diventati 120 (erano 54). La soluzione architettonica elaborata inoltre ha lo scopo di creare un sistema integrato di risorse (libri, periodici, audiovisivi, tecnologia per la ricerca su web), diversificando l’offerta degli spazi con posti lettura attrezzati, pensati anche per il lavoro di gruppo e l’assistenza all’uso delle risorse digitali.


Una biblioteca quindi che bene si inserisce nel Sistema Bibliotecario d’Ateneo tenendo d’occhio da un lato la progressiva affermazione delle risorse elettroniche e dall’altro il processo di integrazione delle molte biblioteche dell’Alma Mater in un coerente sistema bibliotecario. Non di poco conto per la realizzazione di questo progetto il lavoro svolto da Alessandra Citti e da tutto il personale della biblioteca, che è stato portato ad analizzare la produzione scientifica dei diversi ambiti, a confrontarsi con il proprio operato e con quello di altre realtà.

I loro contributi sono stati raccolti poi, insieme a quelli di altri, nel volume Spazi e servizi della nuova Biblioteca del Polo di Rimini, che fa da corollario all’inaugurazione.

La realizzazione di questa nuova biblioteca universitaria testimonia l’impegno scientifico, culturale e civile dell’Università di Bologna, indirizzato, anche attraverso lo sviluppo di relazioni e sinergie locali con le istituzioni pubbliche, a implementare quel processo di creazione di cultura e di valore pubblico che consentirà all’Università, nel territorio riminese, di rispondere e persino di anticipare le sfide future.