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Nasce la prima laurea italo-cinese in ingeneria dell'automazione

E’ frutto di un accordo firmato stamattina tra l’Università di Bologna e uno dei più prestigiosi atenei cinesi, la Tongji University di Shanghai. Gli studenti ne usciranno con due lauree in tasca, una italiana e una cinese, con cui potranno farsi strada in entrambi i paesi. Inglese, classi internazionali e lezioni nei due continenti. Borse di studio in cambio di impegno.
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Un nuovo corso di laurea in ingegneria dell’automazione, primo in Italia, si concluderà con un doppio titolo di studio, italo-cinese. Gli studenti del corso, infatti, oltre a giovarsi di una formazione internazionale a base di lezioni in inglese tra Italia e Cina, otterranno al termine degli studi una doppia laurea.

Il corso, triennale e aperto a ragazze e ragazzi che abbiano concluso l’istruzione secondaria, nasce da un accordo firmato stamattina tra l’Università di Bologna e la Tongji University, di Shanghai, uno degli atenei più prestigiosi della Repubblica Popolare.

"Non so che emozioni prova un cardinale ad inaugurare una nuova chiesa, ma penso di poter dire che l’emozione del Rettore è della stessa qualità" – ha affermato Calzolari che con il Rettore della Tongji Gang Pei ha firmato questa mattina un accordo.

Si comincia già nelle prossime settimane a Shanghai, dove i giovani con gli occhi a mandorla iniziano l’università a 18 anni, uno prima dei nostri.

La chiamata in aula per i colleghi italiani sarà invece per il 2008 in Italia. Si tratta quindi di ragazzi che ancora siedono sui banchi dell’ultimo anno delle superiori. L’anno successivo, tutti in Cina, mentre per l’ultimo, tutti a Bologna. Al termine, gli studenti italiani potranno, previo corso semestrale di completamento, affiancare la laurea cinese a quella italiana. Per il naturale prolungamento di questo percorso sono in cantiere una laurea specialistica e dottorati a doppio titolo.


"Siamo decisi ad eliminare ogni eventuale barriera economica d’ingresso al corso – spiega il prof. Claudio Bonivento, che del corso è il responsabile italiano -. E’ nostra intenzione garantire agli studenti borse di studio per fronteggiare le spese. Anche a fronte di questo aiuto però chiediamo agli studenti serietà e impegno. L’iscrizione sarà preceduta da una valutazione e un colloquio iniziali, che tenderanno a premiare merito e, soprattutto, motivazione".


Contestualmente alla firma dell’accordo sul corso a doppio titolo, verrà siglata tra la Facoltà di lingue moderne dell’Università di Bologna e il Centro linguistico della Tongji University, anche una convenzione che permetterà agli universitari italiani, che studiano cinese all’ateneo di Bologna, di insegnare lingua italiana e trascorrere un periodo di tirocinio presso l’università di Shanghai.

"Questi accordi – ha ricordato il prorettore alle relazioni internazionali dell’Università di Bologna e presidente dell’Associazione Collegio di Cina, prof. Roberto Grandi - dimostrano la lungimiranza del nostro ateneo quando, tre anni fa, mi ha affidato il compito di stabilire legami significativi con la Cina. Incremento degli studenti iscritti superiore al 100%, scambi di ricercatori, docenti e studenti sempre più intensi, iniziative in favore dei dottorandi, tirocini nelle nostre imprese sono le tappe di un cammino che vede le forze economiche, sociali, intellettuali e gli enti locali del nostro territorio fare sistema e primeggiare in Italia".

Il piano di studi del corso che mira a preparare ingegneri dell’automazione, esperti cioè nei processi produttivi in cui la manodopera umana è progressivamente sostituita da macchine sempre più autonome e intelligenti, prevede diversi insegnamenti, tra cui: controllo di sistemi, elettronica, ingegneria informatica, robotica e meccatronica, controllo e progettazione di sistemi elettrici e meccanici.

Il corso di laurea fa parte del programma governativo Joint Campus italo-cinese, condiviso dai governi dei due paesi. Oltre al corso in ingegneria dell’automazione tra l’Università di Bologna e la Tongji, comprende un corso in ingegneria meccanica e Ict tra lo stesso ateneo cinese e i politecnici di Milano e Torino, e una laurea specialistica in economia e management (MBA) tra le università italiane Bocconi e Luiss e la Fudan University, di Shanghai. Da ultimi si sono aggiunti il Politecnico di Bari, l’Università e l’Istituto universitario di studi superiori di Pavia e la Scuola superiore sant’Anna di Pisa.

Nel corso della presentazione del nuovo corso l’assessore regionale Duccio Campagnoli ha sottolineato l’importanza della piattaforma di collaborazione tra Italia e Cina, ricordando un altro accordo, siglato questa mattina in Regione, che vedrà l’insediamento della sede del Centro delle attività della Regione Emilia-Romagna per le imprese proprio nel campus della Tongji.

"Una grande giornata per le imprese bolognesi che hanno sempre creduto nell’opportunità offerte dal mercato cinese, ha aggiunto l’ing. Alberto Vacchi, mentre l’assessore provinciale Paolo Rebaudengo ha lodato l’accordo considerandolo un  "segno concreto di come Bologna si muova sul piano dell’internazionalizzazinoe".

Soddisfazione è stata anche espressa dal Preside della Facoltà di Lingue e letterature straniere Alberto Destro che ha ricordato, tra l'altro, la recente istituzione del corso di laurea in Lingue, mercati e culture dell'Asia.

Questa mattina il Ministro dell'Università e Ricerca Fabio Mussi ha raggiunto telefonicamente il Rettore Calzolari complimentandosi personalmente per l'avvio della laurea a titolo congiunto.