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Fondazione Alma Mater: presentato il bilancio

Nel 2004 era in passivo di oltre un milione di euro: il bilancio della Fondazione Alma Mater oggi non è solo in pareggio, ma in attivo. Risultato, spiega il presidente Walter Tega, di una "ricollocazione della Fondazione legata a scelte strategiche"
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Pareggio, anzi, quasi 50.000 euro di utile (ante imposte). Presentato oggi dal presidente Walter Tega, il bilancio 2007 della Fondazione Alma Mater ha un volto decisamente diverso da quello del 2004, quando erano più di un milione gli euro di passivo. Un percorso triennale di crescita costante ed ampia che non passa né da licenziamenti di personale, né da richieste di ricapitalizzazione ai soci, ma punta su una "ricollocazione della Fondazione legata a scelte strategiche".

"La Fondazione Alma Mater - spiega Walter Tega - ha per scopo la costruzione di ponti di collegamento tra l'Università di Bologna e la società, le istituzioni, pubbliche e private. Le iniziative che promuoviamo riguardano certamente l'Ateneo, ma sono attività di cui tutta la città può giovarsi". Corsi e master di alta formazione, la partecipazione al consorzio Spinner, le attività di consulenza e di ricerca applicata, l'impegno nella rinnovata Associazione Almae Matris Alumni, la promozione della campagna per il 5 per mille all'Università di Bologna, la gestione del merchandising di Ateneo, l'attività di corporate foundrising sono tutti campi su cui la Fondazione Alma Mater investe la sua presenza e il suo impegno.

Assieme all'Università e in accordo con istituzioni ed aziende, la Fondazione organizza e coordina una Rete dell'Alta Formazione che punta ad estendersi all'intero multicampus universitario, proponendo un'offerta ampia e qualificata di master e corsi di formazione per neolaureati e non solo. "Abbiamo coinvolto interlocutori esterni - sottolinea Tega - non solo per perfezionare la formazione dei neoassunti, ma anche per valorizzare e perfezionare le conoscenze di chi è già inserito". Formazione continua, insomma, che vede collaborazioni con numerosi enti pubblici e privati, da Unipol e Unipolis alla Regione Emilia-Romagna, dall'Ufficio Scolastico Regionale a Andigel - Associazione Nazionale Direttori Generali degli Enti Locali, fino alla Usl di Bologna.

Nuovissimo il master in "Cultura dell'innovazione, mercati e creazione d'impresa", realizzato in collaborazione con le quattro univeristà regionali: Bologna, Parma, Modena e Reggio Emilia, Ferrara. Il master rientra nell'ambito del progetto Spinner che, con il Consorzio Spinner (cui la Fondazione partecipa), mette a disposizione venticinque borse di studio a copertura totale dei costi.

Per favorire e incentivare l'accesso all'alta formazione, la Fondazione, con Università di Bologna e Unicredit, mette a disposizione ogni anno 500 prestiti d'onore, che possono arrivare fino a 8.000 euro, o anche di più se il corso prevede un periodo di soggiorno all'estero. "Non possiamo - dice Tega - non mettere a disposizione dei giovani un'occasione per frequentare i nostri corsi". A carico della Fondazione Alma Mater il costo degli interessi.

Assieme alla campagna per il 5 per mille all'Università di Bologna, che ha visto nel 2007 l'Alma Mater prima tra le università italiane per numero di contributi ricevuti, e alla gestione, insieme al Cubo, del merchandising (si è trasferito da via Marsala a via Petroni 1/f il negozio Unibo Store), la Fondazione Alma Mater si è impegnata in modo particolare anche nel rilancio dell'Associazione Almae Matris Alumni. La festa a Villa Pallavicini che l'11 giugno scorso ha celebrato la Prima Reunion dei Laureati dell'Università di Bologna è stata un successo, con tanti ospiti illustri e più di mille partecipanti. L'impegno dell'Associazione per creare uno "spirito di appartenenza" tra ex-alumni procede, con le celebrazioni dei venticinquennali delle lauree e la presentazione dei dottori di ricerca, puntando al traguardo dei 20.000 iscritti entro il 2010.