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Documento dei Rettori dell’Emilia-Romagna

I Rettori, preoccupati per quanto previsto nel Decreto Legge n. 112 del 25.6.2008 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria ", decidono una riunione congiunta dei Senati e dei CdA dei quattro Atenei.
Santa Lucia

I Rettori delle Università dell’Emilia-Romagna esprimono congiuntamente tutta la loro preoccupazione per quanto contenuto nel Decreto 112, in merito agli scopi e alle attività delle Università statali.  Le Università dell’Emilia-Romagna (Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, Parma) sentono il dovere di rivolgersi alla comunità, essendo consce della responsabilità che la loro tradizione, il loro prestigio, il loro peso sul sistema nazionale, impongono. Il Decreto sulle "disposizioni urgenti per lo sviluppo economico" prevede infatti il blocco pressoché totale dei turn over dei docenti e del personale tecnico-amministrativo e un taglio sostanziale al Fondo di Finanziamento Ordinario delle Università pubbliche, oltre ad una consistente penalizzazione stipendiale del personale universitario che diviene insostenibile per il personale tecnico-amministrativo e per i ricercatori. 

Questa riduzione drastica delle risorse finanziarie e umane, oltre a mortificare l’intero insieme di professionalità e competenze all’Università mette a serio rischio la funzione didattica e nel contempo la sostenibilità delle attività di ricerca.

Non può sfuggire a nessuno che i tagli fortemente progressivi previsti dal Decreto renderanno problematica la stessa gestibilità degli atenei

Come via d’uscita viene proposto, tramite uno strumento d’urgenza quale il  decreto legge, la possibilità di trasformare le Università pubbliche in Fondazioni di diritto privato secondo un articolato ancora confuso e inadeguato provvedimento che non motiva in nessun modo la convenienza a muoversi verso tale trasformazione, posto che rimangano in vigore le normative stringenti che tuttora stanno soffocando l’autonomia universitaria.

Le Università dell’Emilia-Romagna, in questi ultimi 10 anni hanno avviato un’intensa attività a sostegno dell’innovazione e dello sviluppo territoriale, avviando processi che saranno lesi da questo quadro d’incertezza. Appare inoltre evidente che le Università dell’Emilia-Romagna, che sono tra le più attrattive di tutto il Paese e che si sono segnalate per la qualità della loro offerta didattica e della ricerca scientifica, verranno  profondamente segnate da tagli indiscriminati, che necessariamente porteranno a dover ridefinire il costo d’accesso alle università per gli studenti e per i servizi educativi.

La via che le Università emiliane hanno intrapreso da tempo è quella di considerare l’autonomia come via prioritaria, un’autonomia rivolta a garantire il miglioramento della qualità dei nostri servizi, aumentando ancora di più l’attrattività del sistema universitario regionale.

Per primi abbiamo richiesto valutazioni severe sia per il lavoro dei singoli docenti e gruppi di ricerca, sia per l’Università nel suo complesso da svolgersi a livello nazionale e internazionale.
Abbiamo richiesto in ambito nazionale, e già messo in atto nei nostri atenei, forme di controllo e verifica dei nostri bilanci e siamo pronti a ulteriori passi nello spirito dell’autonomia prevista dai nostri statuti che permettano di valorizzare ancor più il nostro ruolo nella comunità locale e nella comunità scientifica internazionale.

Le Università dell’Emilia-Romagna sono pronte ad ulteriori interventi di qualificazione della spesa, ma nell’ambito di un quadro nazionale che valorizzi e valuti la qualità della didattica, della ricerca, dell’amministrazione e dell’impatto sulle realtà locali.

Per questo i Rettori, Prof. Pier Ugo Calzolari dell’Università di Bologna, Prof. Patrizio Bianchi dell’Università di Ferrara, Prof. Giancarlo Pellacani dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Prof. Gino Ferretti dell’Università di Parma, convocano per il giorno 21 luglio 2008, ore 11,00 presso Aula Absidale di Santa Lucia una riunione straordinaria congiunta dei quattro Senati Accademici e Consigli di Amministrazione delle Università emiliano-romagnole per testimoniare il ruolo che il sistema universitario dell’Emilia-Romagna intende oggi giocare per il futuro del territorio e del Paese.