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L’internazionalizzazione si conferma fiore all’occhiello dell’Alma Mater

Riconoscimenti e fondi arrivano dalla Commissione Europea che assegnerà 2.014.400 euro per borse di studio Erasmus per l’anno accademico 2009/2010 e altri cospicui finanziamenti per scambi di studenti e docenti con Paesi che non fanno parte dell’Erasmus (Russia, Cile, Siria, Libano, Giordania, Ucraina, Moldavia, Bielorussia)
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Studiare all’Alma Mater significa sempre più in concreto studiare in Europa. Continuano infatti ad aumentare gli studenti dell’Ateneo che si recano all’estero per frequentare corsi e sostenere esami in altri atenei europei con il Progetto Erasmus. Numeri che portano Bologna al top. L’Alma Mater è la prima università per numero di studenti in Mobilità Erasmus in uscita (1311 studenti). A dirlo è il documento "Outgoing Erasmus Student Mobility by Institution in 2006/2007" della DG Education and Training della Commissione europea. Seguono l’Università Complutense di Madrid con 1281 studenti e l’Università di Granada con 1225. Per incontrare altre università italiane bisogna arrivare all’8° posto (con 942 studenti), al 10° (con 767 studenti) e al 27° (con 592 studenti).

Il primato dell’Alma Mater non può dunque che trovare conferma anche nelle statistiche nazionali. Il rapporto Studenti in Mobilità Erasmus sugli Iscritti Totali in Italia è pari allo 0,97%, all’Alma Mater era dell’1,43% nell’a.a. 2006/2007 e dell’1,58% nell’a.a. 2007/2008. Proprio in virtù di questi risultati la Commissione europea ha deciso di assegnare 2.014.400 euro da destinare a borse di studio Erasmus a favore degli studenti nell’anno accademico 2009/2010.

Ma i posti di primo piano per Unibo non finiscono qui. Ottima è anche la posizione dell’ateneo rispetto alle Top 100 università europee per Studenti in Mobilità Erasmus in entrata, secondo quanto emerge dalla classifica europea "Incoming Erasmus Student Mobility by Institution in 2006/2007". Quello dell’Alma Mater (con 1462 studenti) è il 5° nome che si incontra nella lista dopo le 4 università spagnole: Università di Granada con 1796 studenti, Università di Valencia con 1684 studenti, Università Complutense di Madrid con 1559 studenti, Università Politecnica di Valencia con 1532 studenti. Le altre italiane si trovano al 10° posto con 1004 studenti, al 12° con 945 studenti e al 25° con 592 studenti.

E i laureati che svolgono attività di studio all’estero? Secondo le statistiche di AlmaLaurea, l’Alma Mater supera i dati percentuali medi a livello nazionale del + 4,8% per le Lauree del primo ciclo e del + 7,6% per le Lauree del secondo ciclo.

A parere del responsabile dell’internazionalizzazione, il Pro Rettore Grandi, "Il nostro Ateneo deve utilizzare come motivo di attrazione il fatto che il 18% dei nostri laureati di secondo livello e il 14% dei laureati triennali hanno avuto una esperienza all’estero, nella maggioranza dei casi all’interno del Programma Erasmus. Ci confermiamo ai primi posti assoluti in Europa grazie ad una scelta strategica convinta, al lavoro di centinaia di docenti che ci credono, ad una stretta collaborazione con i colleghi amministrativi". "Per il futuro - prosegue il Pro Rettore - gli obiettivi sono quello di mantenerci leader in Europa e arrivare in pochi anni a un quarto dei nostri laureati con una esperienza all’estero."

Sempre in relazione si programmi di internazionalizzazione della formazione ancora un grande successo si registra per l’Università di Bologna. Nell’ambito del Programma Erasmus Mundus External Cooperation Windows (che consiste in borse "consistenti" per studenti e docenti in mobilità al di fuori dei paesi Erasmus), l’Ateneo ha visto selezionati ben 4 progetti delle reti in cui è presente:

- Siria, Libano e Giordania
- Russia
- Ucraina, Moldavia e Bielorussia
- Cile

"L’Alma Mater non solo allarga la proposta di scambi studenti e docenti ben oltre l’Europa che adotta Erasmus, ma lo fa utilizzando fondi Europei, dimostrando che l’internazionalizzazione è il primo settore in cui vale la pena investire" - conclude il Pro Rettore Grandi.