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Federico Zeri a dieci anni dalla scomparsa

Due giornate di studio per ricordare la figura e il lavoro di uno dei più influenti storici dell'arte italiani, a dieci anni dalla scomparsa. Venerdì 10 ottobre, a Bologna, "Prospettiva Zeri", promossa dalla Fondazione Federico Zeri; martedì 14, al Museo Poldi Pezzoli di Milano, "Federico Zeri 10 anni dopo. Filologia e Storia dell'Arte"
Il 5 ottobre di dieci anni fa se ne andava Federico Zeri, uno dei più influenti storici dell'arte italiani, insignito pochi mesi prima della sua scomparsa di una laurea honoris causa dall'Università di Bologna.

Con la sua scomparsa Federico Zeri ha lasciato all'Università di Bologna la sua biblioteca d'arte di circa 85.000 volumi, la fototeca (un patrimonio di 290.000 immagini), oltre alla villa di Mentana, il suo parco, tre case coloniche e una collezione di epigrafi romane. Da questo lascito straordinario l'Università di Bologna ha fatto nascere nel 1999 la Fondazione Federico Zeri.

Per ricordare la figura e il lavoro dello storico d'arte a dieci anni dalla sua scomparsa, venerdì 10 ottobre la Fondazione Federico Zeri (Piazzetta Morandi, 2) promuove la giornata di studio "Prospettiva Zeri". Aperta dal saluto del rettore Pier Ugo Calzolari, la giornata si articolerà in due parti: "Il metodo del conoscitore e il futuro degli archivi dell'immagine" e "Federico Zeri, il campo degli studi". Al centro degli interventi e delle discussioni l'idea di connoisseurship, intesa come esercizio di scrutinio visivo alla base delle discipline storico artistiche e come pratica indissociabile dal collezionismo, dal mercato dell’arte e dall’esercizio di tutela.

Una seconda giornata commemorativa è prevista poi al Museo Poldi Pezzoli di Milano per martedì 14 ottobre. Curata da Annalisa Zanni, Alessandra Mottola Molfino e Mauro Natale, la giornata di studio ha per titolo "Federico Zeri 10 anni dopo. Filologia e Storia dell'Arte".