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Torna Human Rights Nights: diritti umani tra cinema, musica e arte

Cinema dei diritti umani, ma anche arte, musica, workshop. Torna con la sua nona edizione Human Rights Nights, il festival dedicato ai diritti umani: dal 27 marzo al 5 aprile, come ormai di consueto nella doppia sede di Bologna e Forlì. "In-differenza" è il titolo scelto per accompagnare questa edizione 2009
Human Rights Nights

Gettando uno sguardo al programma, fittissimo di appuntamenti e incredibilmente eterogeneo tanto nei temi trattati che nei linguaggi coinvolti, riesce difficile pensare che tutto è iniziato una decina di anni fa con una manciata di proiezioni alla Cineteca. Invece è andata proprio così, e anno dopo anno Human Rights Nights, festival dei diritti umani, è andato allargandosi, acquisendo grande credibilità internazionale, creando una vasta rete di contatti (sfociata recentemente nel progetto Human Rights Film Network) ed espandendosi con sempre più decisione nell’ambito cittadino, con il coinvolgimento di un numero crescente di partner, dalle piccole associazioni locali fino alle grandi istituzioni.

L’Università di Bologna non poteva mancare e anche quest’anno porta il proprio contributo, coinvolgendo con il coordinamento di UniboCultura dipartimenti, facoltà, centri interdipartimentali, offrendo ospitalità all’interno dei propri spazi e contenuti di alto livello ad arricchire il programma. A partire dall’ospite d’eccezione Wislawa Szymborska, poetessa polacca Premio Nobel per la Letteratura 1996, che sarà nell’Aula Magna di Santa Lucia il giorno di apertura del festival, venerdì 27 marzo, alle 17.

"Quando parliamo di arti e diritti umani – spiega Paola Monari, prorettore per gli studenti dell’Alma Mater – parliamo di un mondo che si impegna fortemente, profondamente, nel proporre messaggi artistici e culturali di grande importanza e dal forte significato. L’Università di Bologna non poteva non essere impegnata a fondo in questo legame tra diritti e cultura". L’apporto dell’Alma Mater a questa nuova edizione del festival è plurale e profondo. Per la prima volta sarà coinvolta anche l’Alma Jazz Orchestra di Teo Ciavarella, ad animare la già ricca sezione musicale. Suonerà martedì 31 alle 20, nell’ambito dei concerti programmati allo HRNs Cafè, installato nei giorni del festival al Cinema Lumiére.

Ci sono i workshop. Venerdì 27 e sabato 28 (ore 9) nell’Aula Magna della Facoltà di Scienze della Formazione è in programma il convegno "Città plurali: giovani migranti e contesti urbani". Oppure l’incontro "Arte contemporanea e diritti umani", venerdì 27 alle 18, a I Portici Hotel, in occasione dell’apertura della mostra d’arte contemporanea "Humano". Una seconda parte della mostra sarà inaugurata martedì 31 alle 19, nel Quarto Spazio del Dipartimento di Musica e Spettacolo. "Le nuove povertà" è il titolo dell’incontro in programma per giovedì 2 aprile nell’Aula Magna del Dipartimento di Chimica. Partecipano Andrea Segrè, Mariagrazia Contini, Don Giovanni Nicolini, Maurizio Bergamaschi.

Poi c’è il cinema, da sempre cuore pulsante del festival. Tantissimi i titoli in programma e tantissimi i temi raccontati dalle pellicole: storie di disagio, povertà, guerra e diritti mancati che viaggiano tra i cinque continenti. "Below sea level", ad esempio: documentario di Gianfranco Rosi che racconta la vita di sette persone che vivono a 250 chilometri da Los Angeles e 40 metri sotto al livello del mare. Il docu-film "Inside Buffalo", racconto della Divisione Baffalo dell’esercito statunitense, narrato anche da Spike Lee nel suo "Miracolo a Sant’Anna". O ancora "Bloody cartoons": la Danimarca, alcune vignette su un quotidiano e il confronto-scontro con la comunità musulmana mondiale.

E c’è anche Forlì, con il suo programma parallelo che partirà giovedì 2 aprile. Anche in questa seconda sede è forte l’apporto dell’Università. "Anche quest’anno – dice Paolo Zurla, docente al Polo scientifico-didattico forlivese – abbiamo cercato di intrecciare i film presentati con le aree disciplinari che interessano i corsi di laurea di Forlì". E anche quest’anno la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori è stata coinvolta per la realizzazione dei sottotitoli dei film.

Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, si mostra molto soddisfatto per il programma filmico presentato in programma, ma non nasconde, in conclusione, la delusione per la scarsa eco che i film presentati sono destinati a produrre in ambito distributivo "Stringe il cuore - dice - a pensare che dei cinquanta film che presentiamo pochissimi saranno distribuiti, pochissimi saranno mandati in onda nei canali televisivi, pochissimi saranno resi disponibili in DVD. Anche sotto questo aspetto il titolo scelto quest’anno per il festival, ‘In-differenza’, si rivela azzeccato: un paese che ha così tanta difficoltà nel parlare di diritti civili è un paese in fondo molto indifferente".