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Dall'UE bollino blu per la formazione internazionale

L’Alma Mater è uno dei tre atenei italiani premiati. Il prorettore Roberto Grandi ha ritirato il riconoscimento a Brussel
Dall'UE bollino blu per le formazione internazionale

L’Università di Bologna ha tutte le carte in regola per figurare tra gli atenei europei a più spiccata vocazione internazionale. Parola della Commissione di Brussel che ha insignito l’ateneo della certificazione Ects (European credit transfer system) a garanzia della qualità e della trasparenza dei servizi messi a disposizione degli studenti interessati a formarsi all’estero. L’Alma Mater si è infatti distinta per capacità ed affidabilità nell’offrire ai propri studenti interessati ad esperienze di studio oltre confine e a quelli stranieri in arrivo tutti gli strumenti necessari per informarsi, orientarsi e integrare il proprio bagaglio formativo con nuovi percorsi didattici in un paese estero.

Punti di forza dell’Alma Mater: l’articolata guida completamente in inglese sull’ateneo (corsi di studio, insegnamenti, immatricolazione, tasse, calendario accademico, opportunità di tirocinio, ecc.), consultabile sulla versione in inglese del sito web, e il regolamento per il riconoscimento degli studi svolti all’estero, all’avanguardia nel contesto europeo.

Il riconoscimento è stato consegnato nei giorni scorsi al prorettore alle relazioni internazionali Roberto Grandi, in occasione di una cerimonia nella capitale belga. Solo due, quest’anno, le altre università italiane premiate: la Lumsa di Roma e l’Università di Parma. In tutto sono quattro le italiane e venti le europee che nel corso degli anni ne sono state insignite, ma Bologna, già campione in Europa per numero di studenti Erasmus che vanno a studiare nei quattro angoli del continente, è ad oggi l’unico grande ateneo pubblico della penisola ad essere riuscito nell’impresa.

In tutto sono circa 6500 gli studenti stranieri dell’Alma Mater. Di questi 4500 sono iscritti all’ateneo, mentre 2000 sono in mobilità, sono cioè studenti di altri atenei che però studiano temporaneamente sotto le due torri. Viceversa sono 1600 quelli iscritti ad Unibo che hanno scelto di frequentare programmi di studio all’estero.