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Successo anche per la terza Race for the cure

La terza edizione bolognese della maratona contro i tumori del seno si è svolta ieri a Bologna con una partecipazione di pubblico davvero sorprendente.
testimonial Circa 6.000 gli iscritti al via, dato anche quest’anno da Maria Grazia Cucinotta insieme a Rosanna Banfi, che rappresentava idealmente tutte le donne che come lei stanno lottando contro la malattia. Presenti altri volti noti e molto amati come Gianni Morandi e i massimi rappresentanti delle amministrazioni locali come la Presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti e l’Assessore alla Cultura del Comune di Bologna Nicoletta Mantovani. Tra i partecipanti anche alcuni del mondo dello sport come il cestista Augusto Binelli, testimonial New Balance.

L'edizione della Race, organizzata dalla Susan G. K Italia in collaborazione con l’Università, fa seguito alla decima edizione romana e alla terza barese che hanno avuto luogo con successo lo scorso maggio, per un tris diappuntamenti che chiude l’annata 2009 dell’evento con quasi 60.000 iscritti complessivi in tutta Italia.

La manifestazione si è svolta con il sostegno degli sponsor nazionali Johnson & Johnson e Samsung (che è anche sponsor europeo della manifestazione e che ha sostenuto anche le edizioni che si svolgevano in contemporanea a Francoforte, Atene, Zurigo e Anversa).

Lo scopo della Race for the Cure è quello di esprimere solidarietà alle donne che si confrontano con il tumore del seno, raccogliere fondi e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione. Sono infatti più di 37.000 le donne che ogni anno"incontrano" la malattia e più di 10.000 quelle che non ce la fanno a superarla, anche a causa del senso di smarrimento successivo alladiagnosi. E’ per questo motivo che le protagoniste della Race sono le Donne in Rosa (a Bologna erano oltre 400)donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che scelgono direndersi intenzionalmente visibili indossando una maglietta ed uncappellino rosa. Un incoraggiamento forte a vivere l’esperienza della malattia in modo aperto e sereno ed un segnale importante perfavorire un approccio culturale più positivo alle malattie tumorali.

Sotto il profilo agonistico, la gara è stata vinta da Arturo Ginosa con il tempo di 15’ 52’’. Tra le donne, la più veloce è stata Valeria Mazzone (19’ 07’’), mentre la prima classificata tra le "Donne in Rosa" è stata Maura Malpighi (22’ 20’’). Per le società, il primo posto è andato alla Polisportiva Zola. Particolare attenzione è stata rivolta anche al 4° classificato, Luca Villa, cui l’azienda Compeed ha voluto riservare un premio speciale consegnandogli una coppa e donando alla Susan G. Komen Italia un assegno da 1616 euro (cifra ottenuta dal tempo ottenuto in gara di 16’ e 16’’).

I fondi raccolti con la Race for the Cure andranno a finanziare come di consueto progetti concreti nella lotta ai tumori del seno in Emilia Romagna, sia della Komen Italia che di altre associazioni. Fra questi, corsi di aggiornamento per operatori sanitari coinvolti nella cura delle patologie del seno; programmi di educazione alla prevenzione per donne sane e studenti; servizi clinici per il recupero del benessere psico-fisico delle donne operate ed acquisto di apparecchiature di diagnosi e cura dei tumori del seno. Con i fondi raccolti dalla Race di Bologna dello scorso anno, sono stati finanziati sette importanti progetti, che si sono andati ad aggiungere agli oltre 100 già realizzati in questi anni con la sommadi un milione e duecentomila euro provenienti dalle precedenti edizioni della Race. Tra i progetti realizzati con i fondi della scorsa edizione, il Villaggio della Prevenzione, che si è svolto ieri ai Giardini Margherita per il terzo anno consecutivo e con il quale è stato possibile offrire visite senologiche, mammografie ed ecografie gratuite ad un folto gruppo di donne disagiate. Un’iniziativa piccola ma concreta, che ha permesso di individuare un solo caso sospetto (dinatura benigna) e che è stata realizzata grazie al lavoro volontario di alcuni medici ed infermieri del Policlinico S.Orsola Malpighi e del Policlinico "A. Gemelli" di Roma.

Fondamentale il contributo offerto per l’occasione da Fondazione Johnson&Johnson, Fondazione Del Monte, Università di Bologna , AUSL Bologna e dall’azienda Esaote.