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Il Karolinska Institutet alla Facoltà di Medicina

La prestigiosa istituzione svedese, la stessa che rilascia i premi Nobel, è arrivata a Bologna con numerosi coordinatori didattici e leader professors per incontrare docenti ed esperti del Corso di laurea specialistica in Medicina e chirurgia dell’Alma Mater. Tema: il miglioramento della formazione degli studenti di medicina in un'ottica europea
Il Karolinska Institutet alla Facoltà di Medicina

Nell’Aula Murri della Facoltà di Medicina, si è tenuto lo scorso 1 ottobre un incontro tra docenti ed esperti del Corso di laurea specialistica in Medicina e chirurgia dell’Alma Mater e quelli del Karolinska Institutet, la prestigiosa istituzione svedese che rilascia i premi Nobel.

L’incontro, organizzato da Giovanni Mazzotti, presidente del Corso di laurea, e da Antonio Gaddi, della commissione nazionale per il curriculum degli studi medici, è stato incentrato sul miglioramento della formazione degli studenti di medicina e chirurgia dei due istituti in un’ottica europea. L’idea è di proporre modelli di insegnamento coerenti che consentano a tutti i medici d’Europa di avere una formazione omogenea anche in vista degli scambi e della libera circolazione dei medici, nell’ottica degli accordi di Bologna e della Sorbona.

Per il Karolinska erano presenti numerosi coordinatori didattici e leader professors: Mini Ruiz e Anna Maria Bernstein, coordinati da Christer Sylvèn per la cardiologia, Daphne Vassiliou, Katarina Arnrup e Anette Boban coordinati da Olle Broström per la gastroenterologia, Krisina Hagwall e Liselott Salomonsson coordinati da Peter Henriksson per la medicina interna, e Magnus Sköld per la pneumologia. Per l’Italia è intervenuto invece Luciano Vettore, padre della pedagogia medica italiana, oltre a Giovanni Zamboni Gruppioni, capo del Dipartimento di Fisiologia, Paola Strocchi (relazioni internazionali), Mario Fabbri, che coordina uno dei corsi di punta (malattie apparato respiratorio).

Durante una lunga e intensa tavola tecnica sono state presentate nuovissime metodiche didattiche, come l’impiego del web-based virtual patient, utilizzato in via sperimentale al Karolinska, e l’impiego delle più moderne tecniche di e-learning, grazie anche all’attività dell’Institute of Learning, Informatics, Management and ethics del Karolinska.

Luciano Vettore e Antonio Gaddi hanno presentato il core curriculum nazionale degli studi medici, che potrà consentire a docenti e studenti di tutta Europa di parlare una stessa lingua e avere obiettivi formativi comuni. Christer Sylvèn e Antonio Gaddi hanno concordato una linea di studio e di definizione degli obiettivi formativi nel campo della e-Health (telemedicina, home-care, cartelle cliniche e fascicoli sanitari elettronici, uso di internet e delle reti) da inserire nei curiculum delle due nazioni e da proporre agli altri paesi europei.