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Verso l'Expo di Shanghai

Un'iniziativa pubblica, domenica prossima, che vedrà coinvolti anche gli studenti del collegio di Cina.
studenti cinesi

Nel gergo della rete si chiama "flash mob". E’ una mobilitazione improvvisa nata virtualmente, anzi viralmente, in cui un gruppo di persone si riunisce per compiere un’azione insolita in uno spazio pubblico per poi disperdersi.

E’ quanto accadrà domenica prossima, 21 febbraio, sul crescentone di Piazza Maggiore.
Quando tutti coloro che lo vorranno saranno invitati a presentarsi portando uno o più oggetti di colore rosso. Gli oggetti verranno accumulati dentro dei confini prestabiliti e concorreranno a formare un grande Stivale, isole comprese. La ripresa dell’evento sarà uno dei contenuti del padiglione bolognese all’Expo di Shanghai. Se Bologna è il cuore pulsante d’Italia, come recita l’ideogramma coniato apposta per la manifestazione, perché non creare un’Italia nel cuore pulsante di Bologna?

L’idea è venuta agli organizzatori della presenza bolognese all’interno della manifestazione: Promo Bologna, assieme a Articulture la società che ha in carico la realizzazione dei contenuti video dello stand.


"Un inizio pubblico del lancio della presenza di Bologna a Shanghai fatto nel cuore di Bologna" ha precisato Roberto Grandi, presidente di Promo Bologna. L’iniziativa coinvolge anche gli studenti cinesi (sono circa 600 quelli che studiano a Bologna) e le attività dell’Associazione Collegio di Cina nonché dell’Istituto Confucio.

Quattro i temi per cui la città di Bologna è stata scelta all’interno di una rosa di candidature: la creatività culturale, l’innovazione tecnologica, l’inclusione sociale e il rapporto dinamico con la tradizione. Temi intorno ai quali Bologna rappresenterà se stessa e lo farà coinvolgendo tutti gli aspetti che la caratterizzano, a partire dalla sua Università.