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Pallacanestro: Cus una squadra straordinaria fermata solo dai russi

Si arrende solo ai russi di San Pietroburgo il Cus Bologna impegnato a Poznan, in Polonia, agli europei di basket universitario (Eusa).
 Una sorta di Coppa dei Campioni per club. Nella semifinale con il San Pietroburgo il Cus Bologna di Alessio Fasone e del giemme Federico Panieri (capitano di un'avventura resa possibile dalla collaborazione con Macron e Sport And Sporty) si ferma dopo un tempo supplementare, 93 a 92 dopo che i tempi regolamentari si era chiusi sul 79 pari.

Il solito incredibile e generoso Cus Bologna che domani, domenica, giocherà la finale di consolazione con l'Ucraina. Dopo aver battuto i polacchi padroni di casa, il Cus, una squadra di "nanetti" a confronto dei giganti russi, attira le simpatie del pubblico di casa e lo trascina in una straordinaria avventura. Sono 29 i punti del solito grande Jordan Losi, 22 quelli di Politi. Ma è tutto il Cus, dal solito generosissimo capitan Galli a Pulvirenti, senza dimenticare Cilfone, i fratelli Chiarini e Albertini a regalare emozioni. Un Cus che riempie d'orgoglio il proprio presidente, Francesco Franceschetti, che proprio in questo 2010 festeggia venticinque anni di presidenza.

Detto che il Cus Bologna in questa avventura è stato accompagnato da Alessandro Tirozzi, più un amico che un semplice arbitro, va registrata la dichiarazione d'amore del coach, Alessio Fasone, nei confronti della sua squadra. "Sono onorato e orgoglioso - dice Fasone - di allenare questo gruppo di uomini e giocatori fantastici. Il nostro cuore immenso e il nostro entusiasmo, uniti alla convinzione, all'energia e alla forza del gruppo, sono state le armi per sfiorare un miracolo dopo averne comunque confezionati tanti. E faccio i complimenti ai miei ragazzi per il bellissimo gioco espresso ad altissimo livello".
Domani, domenica, alle 12,30, la finale di consolazione con la formazione ucraina. Comunque vada a finire sarà il miglior risultato mai ottenuto da una formazione di basket universitaria italiana. Migliore anche del sesto posto conquistato tre anni fa a Ginevra. Guarda caso sempre da Alessio Fasone e dai suoi fantastici ragazzi.